Interni

Boom di Pil e occupazione, ma la sinistra sciopera contro il lavoro

Landini punta a guidare l'opposizione, con la Schlein pronta a salire sul carro dopo la gaffe armocromista. Ma le parole restano parole, i fatti sorridono al premier Meloni

Boom di Pil e occupazione, ma la sinistra sciopera contro il lavoro

Chi nega l'evidenza solitamente ha un unico obiettivo: criticare a prescindere. La campagna elettorale per le ultime politiche ha posto l'accento su incoerenze e contraddizioni della sinistra, ancora più forti dopo questi primi mesi di governo Meloni. La sinistra prova a tenere botta con la nuova direzione armocromista targata Elly Schlein, ma il principale candidato per guidare l'opposizione è un altro: Maurizio Landini. Il segretario generale della Cgil punta a diventare il punto di riferimento anti-centrodestra, al costo di inanellare figuracce e fake news. Dopo aver definito"arrogante e offensiva" la convocazione del Consiglio dei ministri per il 1° maggio per il decreto lavoro, il sindacalista ha deciso di sfoderare un cavallo di battaglia: lo sciopero.

Con il sogno di guidare la sinistra, Landini ha lanciato insieme a Cisl e Uil una mobilitazione che inizierà sabato a Bologna per poi proseguire a Milano e concludersi a Napoli il 20 maggio."Credo che sia assolutamente importante perché quel decreto non va nella direzione di cui abbiamo bisogno", il j'accuse a dir poco fazioso del sindacalista:"È un decreto che allarga la precarietà, estende i voucher, liberalizza i contratti a termine, mentre una delle ragioni dei bassi salari nel nostro paese è che c'è troppa precarietà [...] La questione salariale non si può affrontare una tantum, c'è bisogno di interventi strutturali, questo non lo è".

Forse indignato per l'aumento di stipendio dei lavoratori messo a punto dal governo di centrodestra, Landini sembra dimenticare una serie di dati economici che danno esclusivamente ragione al premier Meloni. Mettendo da parte le critiche strumentali, bisogna tenere conto dei numeri incontrovertibili: il Pil rialza la testa nel primo trimestre, un +0,5% di crescita più alto della media dell'Eurozona (+0,1%) e dell'Europa a 27 (+0,3%). L'inflazione è in calo, mentre l'export continua a crescere: +0,5% a febbraio; +0,6% acquisito nel primo trimestre. Benissimo il turismo, con valori decisamente superiori a quelli del 2019. Impossibile, infine, non tener conto della crescita dell'occupazione: secondo gli ultimi dati Istat, a marzo 2023 l'occupazione cresce dello 0,1%, pari a +22 mila unità, con tanto di rialzo dei contratti stabili.

Nonostante le fesserie messe in campo dall'opposizione, il governo sta lavorando molto bene e alla luce dei dati reali dell'economia è assolutamente assurdo parlare di sciopero."Non si può sempre fare il Tafazzi di turno anche quando le cose vanno bene perché non ci aiutiamo", l'analisi del premier Meloni. Ma la sinistra, con un po' di mal di pancia, conferma il suo atteggiamento integralista e scende in piazza. Landini a caccia di visibilità - speriamo senza inni dell'ex Unione Sovietica - con un'alleata di primo piano (che vuole aumentare le tasse): Elly Schlein. La segretaria Pd sabato sarà in piazza a Bologna "perché condivide i rilievi al decreto precarietà - fanno sapere dal Nazareno -ma nel rispetto dell'autonomia dei sindacati".

Il teatro dell'assurdo, ma con la sinistra nulla è più una sorpresa.

Commenti