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"A Brescia il Pd viola la par condicio": interrogazione del centrodestra a Piantedosi

Deputati bresciani contro la comunicazione elettorale del Comune: dopo la denuncia in prefettura il caso arriva in parlamento al ministro dell'Interno

Elezioni: a Brescia interrogazione del centrodestra a Piantedosi. Deputati bresciani contro comunicazione elettorale del Comune
Elezioni: a Brescia interrogazione del centrodestra a Piantedosi. Deputati bresciani contro comunicazione elettorale del Comune

I deputati bresciani del centrodestra hanno presentato un'interrogazione al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi "per sapere se e quali iniziative intenda intraprendere, a fronte dell'assenza di risposta del prefetto, per assicurare l'osservanza della vigente normativa in materia di comunicazione elettorale per tutta la residua durata della campagna elettorale e sino alla chiusura delle operazioni di voto".

Le regole calpestate dal Pd

"Le regole devono valere per tutti, incluso il centrosinistra - ha spiegato la deputata della Lega Simona Bordonali, capolista per le comunali bresciane -. Nonostante il divieto, sempre rispettato del centrodestra, sul sito del Comune di Brescia e sui relativi social network sono state diffuse locandine di iniziative organizzate o patrocinate dallo stesso ente in cui compaiano le generalità del vice sindaco e candidato sindaco del centrosinistra e di diversi rappresentanti della Giunta comunale e di Consiglieri. E non mancano fotografie che li ritraggono in occasione di manifestazioni, inaugurazioni, commemorazioni ed eventi culturali". Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia hanno chiesto al prefetto di verificare se la comunicazione elettorale della Loggia sia stata svolta nel rispetto del decreto. "La richiesta, legittima, non ha ricevuto risposta", fa sapere la Lega.

Par condicio violata

Il centrodestra aveva chiesto l’intervento del Prefetto di Brescia per la presunta violazione dell’articolo 9 comma 1 della legge 22 febbraio del 2000, numero 28. Una legge che disciplina la comunicazione istituzionale in periodo elettorale. Il Comune di Brescia, governato dal Pd, non avrebbe rispettato le regole, non perdendo occasione per regalare visibilità alla candidata sindaco Laura Castelletti che oggi è vice sindaco facente funzione dopo le dimissioni di Emilio Del Bono eletto in consiglio regionale della Lombardia. E lo avrebbe fatto anche in modo smaccato, attraverso fotografie e sfruttando manifestazioni pubbliche, come i 150 anni della Polizia locale, che per il centrodestra è stato “uno spottone elettorale“ a favore dei candidati del centrosinistra.

Dopo il silenzio della Prefettura i Parlementari hanno portato il caso Brescia a Roma interrogando direttamente il ministro.

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