Da oggi si usa il pugno duro. L'amministrazione municipale di Budapest, sulla base di una legge varata un mese fa, ha stabilito le aree bandite ai senzatetto. I comuni grazie alla nuova legge, hanno ora la facoltà di vietare ai senza fissa dimora di stazionare in alcune zone della capitale, e possono anche smantellare i loro rifugi di fortuna o elevare loro multe se occupano piazze o altri luoghi pubblici vietati. Alcune centinaia di senzatetto hanno protestato davanti al municipio, altri hanno tentato di occupare l'aula per impedire il voto sul decreto di divieto, ma la polizia è intervenuta e ha sgomberato l'aula e trascinato fuori uno ad uno i manifestanti.
Il decreto, votato dalla maggioranza del partito di governo Fidesz, ma anche dagli estremisti di destra di Jobbik, stabilisce praticamente un bando per i barboni in tutto il centro, ma anche in stazioni, ponti, sottopassaggi. I recidivi rischiano il carcere. Il Consiglio d'Europa e altre organizzazioni internazionali hanno criticato duramente, più volte, la politica del governo ungherese contro i senzatetto, ma invano.
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