Politica

Calderoli apre a Bersani: "La contro manovra? Se c'è del buono..."

Il ministro assicura: "Il testo della manovra può essere modificato soltanto a saldi invariati ma non può essere smontato". Poi lancia un segnale a Casini: "Una collaborazione sarebbe gradita..."

Calderoli apre a Bersani: 
"La contro manovra? 
Se c'è del buono..."

Roma - "Il testo della manovra può essere modificato soltanto a saldi invariati ma non può essere smontato perché se questo dovesse accadere si rischierebbe il default economico del Paese". Il ministro della Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, apre all'opposizione dicendosi possibilista su eventuali "modifiche migliorative del provvedimento".

La contromanovra del Pd In una intervista all'Ansa, il ministro leghista apre alla contro manovra presentata dal leader pd Pier Luigi Bersani: "Aspetterò di leggerla, ma se le proposte fanno riferimento agli emendamenti precedenti... Però se c’è, mi aspetto qualcosa di nuovo rispetto a quelle proposte. Se trovo qualcosa di buono ringrazio. Però quello che chiedo è la serietà nei contenuti e nei numeri". "Consigli li prendo anche da Di Pietro - ha detto Calderoli - se sono validi, non importa da chi".

Allargamento della maggioranza all’Udc "Una collaborazione di Casini alla manovra e ad altre proposte, dalle riforme ad altri interventi di interesse del Paese, è sempre gradita", ha assicurato l'esponente del Carroccio sottolineando che "una collaborazione sarebbe gradita ma nè da una parte nè dell’altra c’è la volontà di modificare l’attuale maggioranza". "Prima o poi si tornerà a votare e tutto quello che si potrà vedere nel futuro - ha concluso Calderoli - si farà sulla base di ciò che accade nell’ultimo periodo di legislatura".

Il futuro della coalizione Berlusconi ha detto di essere anche pronto a ricandidarsi, qualora fosse necessario. "Non entro in queste dispute da pollaio - ha subito detto Calderoli - Berlusconi è il presidente del Consiglio". "Anche in questo caso dico che prima o poi si andrà al voto - ha spiegato il ministro leghista - ma si decideranno prima i programma, le alleanze e quindi il candidato presidente.

Ovviamente sono scelte che prenderà Bossi".

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