
Volano stracci tra il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e l'intera compagine della sinistra italiana. Pur facendo parte dello stesso schiaramento, il presidente campano si riserva di lanciare critiche serrate nei confronti della direzione del Partito democratico da un lato e del Movimento 5stelle dall'altro. Questa volta a finire nel mirino di De Luca è la scelta dell'alleanza progressista di candidare Roberto Fico come nuovo candidato alla presidenza della Regione Campania. I temi sul quale si concentra De Luca sono tanto puntuali quanto aspri: la scarsa capacità di amministrare il territorio, come sottolineato dal governatore, potrebbe essere un tallone d'Achille nella nuova possibile amministrazione guidata dall'esponente pentastellato.
"Fermo restando che nessuno di noi pone veti personali, sarà più che legittimo e ragionevole domandarsi se è la scelta migliore quella di impegnare nel governo della regione più difficile d'Italia un esponente politico che non ha mai amministrato nulla". Così, intervistato da Rtl, sulla candidatura di Roberto Fico il presidente della Regione Campania. Una sottolineatura che, ovviamente, non farà piacere alla segretaria dem Elly Schlein e all'intero organigramma dell'opposizione che dovrà puntare sul candiato in comune.
“Non ostacolerò in nulla la realizzazione di una coalizione progressista, ma non rinuncio alla ragione critica. Chi fa le proposte deve prendersi la responsabilità delle cose che propone e, in ogni caso, per quello che mi riguarda, prima dell'approvazione di un programma di governo non esprimo il mio consenso nei confronti di nessuno”. Nonostane le critiche severe non ci saranno dunque veti da parte dell'attuale governatore della Campania per Fico come candidato alla presidenza della Regione: "Mi sembrerebbe un atteggiamento miserabile.