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“Frasi aberranti”, “Schlein prenda le distanze”. Lavoro ai rom in cambio di voti, bufera sull’audio del consigliere Pd

Centrodestra all'attacco, dopo la denuncia della vice coordinatrice regionale della Lega che ha fatto emergere presunti comportamenti irregolari da parte di un consigliere comunale campano di sinistra

“Frasi aberranti”, “Schlein prenda le distanze”. Lavoro ai rom in cambio di voti, bufera sull’audio del consigliere Pd
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Sotto Natale in Campania è scoppiato il caso di un messaggio che Salvatore D'Agostino, consigliere comunale a Giugliano, in provincia di Napoli, avrebbe mandato prima del voto regionale, sul quale lui si è impegnato alacremente. È stato in prima linea per fare campagna elettorale a favore di una lista civica a sostegno del Pd e del candidato presidente, poi eletto, Roberto Fico. A parlarne per prima è stata Hoara Borselli nell'articolo di apertura de il Giornale in edicola questa mattina e al momento non è nota l'evoluzione dei fatti emergenti da quel messaggio, quindi se poi il reato si sa davvero consumato: Carmela Rescigno, vice coordinatrice regionale della Lega, ha sporto denuncia per capire se possa configurarsi una violazione di legge ma nel frattempo la politica, nonostante il clima festivo, non si è tirata indietro nel commentare quanto finora emerso.

"Lasciano senza parole le frasi aberranti del consigliere del Pd di Giuliano relative ai bambini del campo rom. Chiedere voti utilizzando la gestione dei campi nomadi è già di per sé scandaloso, ma ancor più cinico è il riferimento ai bambini, a cui basterebbe far lavare le manine e fargli fare i compiti per poi ottenere in cambio utilità elettorali. Emerge un sistema di sfruttamento a fini elettorali di una situazione di estremo degrado che denunciamo da anni e su cui chiederemo che venga fatta piena luce. Attendiamo che i vertici del Partito Democratico prendano le distanze da questa vicenda dai contorni scandalosi", sono le parole di Sara Kelany, onorevole deputato di Fratelli d'Italia.

"Lo scoop del Giornale evidenzia una volta di più l’incoerenza dei 'buonisti' della sinistra sui campi rom. Molto spesso fanno finta di avere a cuore le sorti di coloro che vivono nel degrado ma in realtà sono interessati ai risvolti elettorali. Si oppongono a sgomberi dei campi o facilitano l’assegnazione di case popolari per un tornaconto sempre più evidente. Bene ha fatto la Lega sul territorio a segnalare questo scandalo. Noi in tutta Italia ci opponiamo a chi vive nell’illegalità ed educa alla delinquenza i propri figli così come contrastiamo le amministrazioni di sinistra che favoriscono gli abusi", ha dichiarato Silvia Sardone, vicesegretario della Lega ed europarlamentare, che da anni porta avanti la propria battaglia sui campi rom nel territorio di Milano, dove ha operato a lungo anche Riccardo Decorato, onorevole deputato di Fratelli d'Italia, che ha sottolineato come nel capoluogo milanese "i rom avevano anche un racket di occupazioni abusive gestita da Roma, ma tutta roba irregolare, fuori legge".

Alberico Gambino e Stefano Cavedagna, entrambi europarlamentari di Fratelli d'Italia, sottolineano che "se confermata l’ipotesi di voto di scambio raccontata da Il Giornale da parte di esponenti del PD campano con la comunità Rom, saremmo di fronte ad un fatto gravissimo e non solo uno 'scandalo' politico. Comprendiamo che il PD ormai chieda ad immigrati e Rom di fare quelle attività che gli italiani non vogliono più fare, cioè votare per il PD, ma questo è davvero troppo. Confidiamo che la giustizia possa fare il suo corso, ma non possiamo fare a meno di notare che questo accade nel PD campano proprio ora che il figlio di De Luca è diventato presidente regionale del partito.

Confidiamo che tutta la sinistra, tutta la coalizione del “campo largo” pretenda chiarezza di fronte a questo fatto. Anche i 5 stelle, noti per la loro attenzione alla legalità, chiedano trasparenza e condannino qualsiasi ipotesi di voto di scambio".

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