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Caso Ruby, i giudici di Milano: respinto il legittimo impedimento

I difensori del Cav: "Rinviare l'udienza a causa degli impegni in campagna elettorale". Ma il Boccassini: "Berlusconi non è candidato premier". E i giudici di Milano respingono il legittimo impedimento. Lo show annunciato della deposizione di Ruby non ci sarà

Caso Ruby, i giudici di Milano: respinto il legittimo impedimento

14:31 L'udienza dunque va avanti, il processo non si ferma. Ma lo show annunciato della deposizione di Ruby non ci sarà. Dopo che il giudice Giulia Turri aveva comunicato il rifiuto di sospendere il processo per il periodo elettorale, Nicolò Ghedini ha formalizzato la rinuncia a interrogare in aula la ragazza, a condizione che la Procura desse il suo consenso ad acquisire i verbali resi in indagini preliminari. Ilda Boccassini ha fornito parere favorevole. Il giudice Turri ha fatto entrare in aula Ruby solo per comunicare che non verrà interrogata e che anzi viene revocata la multa che le era stata affibbiata nella scorsa udienza per non essersi presentata.

14:25 Il processo Ruby va avanti. Dopo una lunga camera di consiglio, i giudici della quarta sezione penale hanno deciso che gli impegni di Silvio Berlusconi, che oggi partecipa ad un incontro a Roma per la definizione delle liste elettorali, non costituiscono un "legittimo impedimento" tale da portare, come chiesto dai difensori dell'imputato, al rinvio dell'udienza. Respinta anche la richiesta di moratoria elettorale avanzata dai legali del Cavaliere. In pratica, il tribunale ha accolto in pieno la linea della procura, illustrata da Ilda Boccassini, che si è opposta al rinvio sostenendo che Berlusconi non è il candidato premier del suo schieramento.

12:34 Lunghissima camera di consiglio. I giudici non sono ancora riusciti a sciogliere il nodo. Hanno fatto sapere che la decisione verrà resa nota intorno alle 13.

10:15 Ilda Boccassini si oppone al rinvio. Il procuratore aggiunto ha replicato che la richiesta della difesa "non è una questione giuridica ma è una questione politica,e cioè se si deve sospendere il processo durante la campagna elettorale". Il pm nega che si possa parlare di legittimo impedimento per l'udienza di oggi: "L'imputato Silvio Berlusconi è presidente del Pdl, non è il segretario politico nazionale che è l'onorevole Alfano. Non risulta che sia candidato premier, tant'é vero che la riunione del 14 gennaio si terrà nella sua abitazione privata a Palazzo Grazioli e non nella sede di via dell'Umiltá dove dovrebbero avvenire tutte le riunioni di partito". "L'imputato ha sempre scelto di non essere presente alle udienze, non siamo affatto neanche nelle situazioni minimali di un legittimo impedimento. Chiedo che il processo vada oltre. Il processo Lodo Mondadori andò avanti. È una questione politica che non dovrebbe entrare in un dibattimento. Sarà il tribunale a valutare. Ma la Procura dall'inizio di questo processo ha chiesto di fare un giusto processo in termini ragionevolmente brevi come prevede la Costituzione".

10:04 Ha preso la parola Nicoló Ghedini spiegando "sono stati depositati ieri i simboli della competizione elettorale, é stato depositato il simbolo con l'indicazione del capo della coalizione. Da quest'oggi quindi è ufficialmente aperta la campagna elettorale per i capi della coalizione". "Il tribunale di Milano ha già affrontato in passato più volte il problema, ricorda Ghedini, e in tutte queste occasioni si è ritenuto di rinviare il processo: ovviamente - siamo noi i primi a chiederlo - con sospensione della prescrizione. Bisogna evitare che ci siano strumentalizzazioni del processo" aggiunge Ghedini. E lancia una proposta: se la Procura é d'accordo, per accorciare i tempi rinunciamo a interrogare Ruby in aula e teniamo per buoni i verbali dei suoi interrogatori resi durante le indagini preliminari.

9:40 È arrivata in aula Ruby, accompagnata dal suo avvocato Paola Boccardi. Sorridente e apparentemente rilassata, la giovane marocchina si è esposta senza resistenza ai flash dei fotografi. Ha stretto la mano al pm Antonio Sangermano e adesso sta chiacchierando in attesa dell'inizio dell'udienza.

9:21 Neanche oggi, però, potrebbe essere la volta buona per sentire la verità di Ruby. Si è infatti avuta la conferma che i difensori di Berlusconi intendono chiedere, come primo atto dell'udienza, il rinvio dell'udienza a causa degli impegni dell'imputato in campagna elettorale. Se la richiesta - preannunciata da Ghedini e Longo nei giorni scorsi ai vertici del tribunale - venisse accolto dai giudici, l'audizione di Ruby e la conclusione del processo slitterebbero a dopo le elezioni del 24 febbraio.

9:15 Aula già piena di giornalisti italiani e stranieri, a mezz'ora dall'inizio dell'udienza: per il processo a Silvio Berlusconi per il Rubygate è arrivato il giorno più atteso, con la testimonianza di Kharima el Mahroug alias Ruby, ovvero la presunta vittima del Cavaliere. L'interrogatorio di Ruby - rinviato più volte a causa della repentina sparizione della ragazza - è l'ultimo atto istruttorio prima che la parola passi alla Procura per la requisitoria. Ruby, che ha sempre negato rapporti intimi con Berlusconi, per ora non si vede.

In aula sono già arrivati il pm Antonio Sangermano e i legali di Berlusconi, Nicolò Ghedini e Piero Longo.

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