
Dopo il terremoto delle ultime settimane, al Ministero della Cultura stanno ancora aspettando risposte alle domande fatte alla Coevolution, produttore esecutivo di “Stelle della notte”, film di Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, il presunto assassino di Villa Pamphili. Opera per la quale era stato concesso un tax credit da oltre 850mila euro. Dov’è la pellicola? Esiste? Se sì, è stata terminata? Il ministero aveva fatto sapere di aver chiesto alla società, dopo l'esplosione del caso, di avere l’opera finita e integrazioni alla documentazione alla base della concessione del tax credit. Quella che era stata presentata sembrava e sembra tuttora in regola, ed era allegata anche una bozza del girato. Risposte però ancora non sono arrivate. Coevolution dovrebbe inviare quanto richiesto, e dunque informazioni anche sulla pellicola conclusa, entro il 14 luglio. Anche se, va detto, un eventuale mancato completamento del film, come viene fatto notare da chi è vicino al dossier, non costituirebbe comunque un illecito. Infatti, su questo film di Kaufmann, siamo nell’ambito del tax credit erogato per attrazione di investimenti internazionali, e dunque dedicato a opere estere con produttore esecutivo italiano, dove non c’è l’obbligo di uscita in Italia. Non solo, essendo quella linea di intervento mirata a favorire gli investimenti stranieri, il produttore esecutivo italiano, Coevolution, che è sempre stato “l’unico interlocutore del ministero”, viene precisato, non avrebbe alcun diritto sul film in questione e dunque anche il destino dell’opera “non dipenderebbe da lui”. Ma solo dal produttore estero, in questo caso Kaufmann. Con cui il ministero, si ribadisce, “non ha mai avuto alcun tipo di rapporto”. Ma siccome il beneficio fiscale è stato concesso a Coevolutions, che ha presentato la domanda preventiva nel 2020 e quella a consuntivo nel 2023, la società dovrà fornire anche la prova che i costi, legati alla concessione del credito d’imposta, siano stati sostenuti in Italia. E sarà questo in particolare oggetto di attenta verifica da parte di via del collegio romano. Se dovessero emergere anomalie, il ministero invierà anche questo film e relativi atti alla guardia di finanza, a cui ha già segnalato nel tempo quasi 200 opere. Le fiamme gialle finora hanno accertato almeno 6 milioni di euro di tax credit non spettanti, e la cifra è provvisoria.
Intanto gli atti relativi a quel tax credit sono stati acquisiti negli uffici della Direzione cinema - l’ex dirigente Nicola Borrelli si è dimesso qualche giorno fa - dalla Procura di Roma nell’ambito dell’indagine per il duplice omicidio di cui è accusato Kaufmann. Sono in corso approfondimenti, ma non ci sono indagati relativamente alla vicenda del credito d’imposta.