Non solo stili di vita, abitudini, cibi e campanilismi vari. L'Italia si divide anche sulla bellezza. Da Nord al Sud, passando per il Centro. Lo Stivale non rinuncia alla vanità, a dispetto della crisi, pronto a sacrifici in nome di Venere, ma con gusti e necessità che cambiano a seconda della latitudine. Quel che funziona a Milano, non interessa a Reggio Calabria, ciò che si richiede ai maghi del bisturi o del silicone, cambia tra Roma e Torino.
Punture antirughe, anticellulite, botulino e rimozione dei tatuaggi restano i trattamenti di medicina estetica più effettuati al mondo nel 2012. Ma con più di una differenza fra Paesi e città.
Si scopre così che nel Belpaese, per la prima volta, le richieste dei trattamenti anticellulite, da parte delle donne, hanno superato quelle del botulino, sostanza al centro di polemiche per i possibili effetti collaterali. Mentre a New York sulla 59 strada ha aperto la prima botox-boutique Smoothmed dove si può comprare subito una dose di botulino antirughe a prezzi stracciati, a Torino il procuratore Raffaele Guariniello nei mesi scorsi ha avviato un'indagine conoscitiva sulle «vittime del Botox in Italia». Troppi effetti collaterali dannosi, sostengono alcuni esperti.
Nel 2012, secondo le statistiche (fonte Agora-Amiest) presentate recentemente a Milano, i trattamenti più richiesti al medico estetico sono i filler riempitivi (30 per cento), quelli che cancellano le rughe e i trattamenti anticellulite (25%).
La richiesta della tossina botulinica è invece calata a un terzo mentre lo scorso anno era in testa alla classifica. Seguono il laser resurfacing a scopo ringiovanente (14%) e la rimozione dei tatuaggi (7%).
Al chirurgo invece le donne si rivolgono soprattutto per la mastoplastica additiva, ovvero seno più prosperosi (17%, +2% rispetto al 2011), la liposuzione (31%) e l'addominoplastica (18%).
«Ci sono nette differenza fra Nord, Centro e Sud del Paese»- osserva Alberto Massirone, presidente della società italiana di medicina ad indirizzo estetico (Sidemast). «Al Nord preoccupano soprattutto le rughe delle zone cutanee esposte al sole, quindi viso, mani e decolleté con il 45% delle richieste di interventi medici, mentre la cura della cellulite e delle adiposità localizzate interessa il 30% delle donne.
Cambiano le necessità del gentil sesso nel centro Italia. Qui funziona il contrario ed è la cura di cellulite e grasso superfluo a essere richiesta da oltre il 40% delle pazienti.
Nel Sud del Paese assistiamo invece ad un 45% di richieste di eliminazione dei difetti cutanei come irregolarità, residui di acne, macchie e segni dovuti all'esagerata esposizione al sole.
Non mancano i ritocchini al maschile. Nel Sud sono in netto aumento le richieste di cancellazione delle macchie e dei segni che compaiono con l'età sulla pelle della testa, molto visibili in presenza di calvizie.
«Le abitudini nostrane ricalcano quelle dei Paesi dell'Europa del Sud, mentre le donne dell'Europa del Nord sembrano trascurare la pelle e badare molto meno alle rughe ed all'invecchiamento», sottolinea Massirone. In aumento la richiesta di rimozione dei tatuaggi (12 per cento).
Secondo le sstatistiche, i Paesi più dipendenti dalle cure con filler e tossina botulinica sono adesso quelli orientali, medio orientali ed asiatici (38% e 35%), seguiti da America del Sud (32%) e Europa mediterranea (30%). Infine Europa del Nord (26%) e America del Nord (25%). I trattamenti anticellulite invece piacciono ad oriente (30%), medio oriente e paesi asiatici (27%), Europa del sud (25%), Americhe 24%). In forte ascesa il laser resurfacing, soprattutto in Europa del Nord (20%) e America del Nord (18%).
«Ma da noi- come spiega Antonino Di Pietro, dermatologo dei Vip e soprattutto«anti botox convinto- sembra che lifting, botox labbra gonfie come
canotti non siano più di moda». «Le donne di ogni età, dai 20 ai 70, che negli ultimi anni arrivavano con richieste eccessive, ora accettano consigli e riscoprono altri rimedi, più "naturali" anche nel risultato finale».
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