Fa molto rumore il silenzio di Elly Schlein, di Giuseppe Conte, di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni dopo l'arresto di Mohammad Hannoun e degli altri 8 soggetti che, stando alle indagini condotte dagli apparati italiani, sarebbero parte di Hamas o comunque legati all'organizzazione terroristica. È un silenzio imbarazzato per tutte le volte che Hannoun ha rivendicato contatti con i partiti della sinistra parlamentare, per tutte le volte che i suoi esponenti si sono fatti fotografare mentre dal centrodestra si chiedeva di non legittimarne la presenza pubblica e politica. Anzi, chi lo chiedeva veniva tacciato di islamofobia, di razzismo e di qualunque altra cosa che avesse a che fare con questo. Ma il tempo è galantuomo e basta aspettare per prendersi la ragione e oggi anche da sinistra arrivano vergate contro chi in questi anni ha avuto rapporti intensi con questi soggetti e la più dura è Pina Picierno del Pd, europarlamentare e vicepresidente del Parlamento europeo, che fin dalle prime ore dell'arresto ha fatto sentire la propria voce in una desolante prateria di silenzi.
"Nel 2021 presentai un'interrogazione alla Commissione europea sulle attività di Mohammed Hannoun e sul suo network associativo, segnalando il rischio concreto che strutture apparentemente umanitarie fossero in realtà veicolo di finanziamento e propaganda di Hamas. Oggi i fatti confermano che il problema è stato sottovalutato, e questa sottovalutazione ha avuto conseguenze", ha dichiarato Picierno a il Messaggero, rivendicando il proprio interessamento sulla questione, quasi un unicum a sinistra. "Il punto critico non è normativo, ma politico e culturale. È mancata, in alcuni ambienti, la consapevolezza che il terrorismo jihadista utilizza persino la buona fede delle persone. Senza questa consapevolezza, nessuna legge è davvero efficace", ha aggiunto l'europarlamentare, che non fa nomi ma dirige in maniera chirurgica la sua critica.
"Io credo che le avvisaglie fossero evidenti da tempo. Sanzioni internazionali, provvedimenti amministrativi, un antisemitismo dichiarato e mai nascosto. Di fronte a tutto questo, continuare a frequentare e legittimare certe figure è stato almeno un errore politico grave. Gli arresti e l'inchiesta della procura di Genova rappresentano uno spartiacque nel contrasto al terrorismo in Italia", ha proseguito, facendo fischiare le orecchie di molti nella sua parte politica. "Chi ha manifestato in buona fede per due popoli e due Stati, chi ha donato pensando di aiutare civili innocenti, è stato ingannato da un emissario di Hamas. Questo va detto con chiarezza. Serve un'assunzione di responsabilità collettiva e una riflessione seria su come evitare che cattivi maestri orientino il dibattito pubblico", è il ragionamento dell'europarlamentare. Chissà se qualcuno in queste ore troverà il coraggio di parlare.