Chi sono e cosa vogliono i militanti di Remigration

Nessuno scontro a Gallarate. Ma chi sono i giovani europei di destra che immaginano di far tornare i migranti nei loro Paesi d'origine?

Chi sono e cosa vogliono i militanti di Remigration
00:00 00:00

Alle 6 di questa mattina su telefoni dei partecipanti al "Remigration Summit" è arrivato un messaggio, era la conferma dell'appuntamento a Gallarate al teatro Condominio ma con un cambio di programma per quanto riguarda l'orario: dalle 14.30 che era previsto è stato anticipato alle 9. Al contrario di quanto ha creduto, e ha cercato di far credere, chi per 24 ore ha chiesto di vietare l'incontro, i temi trattati sono stati lontani da quei fantasmi estremisti che sono stati agitati. Il tema è stato uno: la remigrazione come strumento di sicurezza contro l'immigrazione irregolare e indiscriminata.

Quel che hanno chiesto i partecipanti di questo meeting è stato il ripristino della sicurezza in Europa, con l'allontanamento di chi non ha alcun diritto di restare. Queste persone, irregolari sul territorio, spesso con precedenti per reati di vario tipo, concorrono all'aumento dell'insicurezza e rappresentano un vero pericolo per i cittadini, che non sono più liberi di vivere serenamente le proprie città. Le donne sono state private della tranquillità: hanno paura a uscire di casa, rischiano di essere violentate a ogni passo. E questo non è più tollerabile. "Quante ragazze sono abusate? Chi le abusa? Cosa succede a chi le abusa? E perché accade? È un atto di dominazione culturale. È un abuso sistematico", ha dichiarato Kenny Smith, dell'Homeland party. Il concetto di "dominazione culturale" è ricorrente e mette le sue radici nell'evidenza di una mancanza di inclusione diffusa da parte di ampie sacche di società con origini extracomunitarie che non intendono integrarsi nel tessuto sociale del Paese in cui hanno scelto di vivere, ma che non è il loro, ma che vogliono modificare quella società.

Ha ricevuto l'apprezzamento dei presenti anche l'intervento di Dries Van Langenhove, il quale ha ricordato che "il nostro primo dovere è nei confronti della nostra gente. Salvare la terra dei nostri padri. La nostra proposta è una strategia chiara per salvare la nostra identità di popolazione europea. Solo la remigrazione rappresenta un modo legale e sicuro per gestire questo problema". E a differenza di quanto sostenuto da chi ha cercato di screditare il "Remigration Summit", chi l'ha organizzato e vi ha partecipato non chiede rimpatri massivi ma, come ha spiegato Van Langenhove, "il nostro primo target sono gli immigrati illegali, che arrivano qui proponendosi come rifugiati politici", mentre il secondo sono "gli immigranti che non si sono integrati, coloro che commettono reati o non accettano i valori europei". Sonos tati apprezzati anche gli interventi degli esponenti della Lega Roberto Vannacci, Silvia Sardone e Isabella Tovaglieri.

A Gallarate si sono ritrovati esponenti della destra provenienti da ogni parte d'Europa. Hanno regolarmente prenotato hotel e ristoranti, appartamenti, b&b e, soprattutto, non hanno causato problemi in città.

Chi ha cercato di ostacolarli ha provato a giocare anche la carta del problema dell'ordine pubblico ma i partecipanti si sono presentati tutti elegantissimi, in giacca e cravatta, senza alcuna intenzione di scendere in piazza e fare cortei. Hanno dialogato, dicusso ed esposto le proprie tesi, come di fa in qualunque Paese civile dove esiste la libertà di parola e di pensiero, che in in Italia qualcuno tenta di reprimere.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica