Se Beppe Grillo avesse dato un'occhiata ai testi di Pío Baroja y Nessi, cervellone spagnolo, forse non avrebbe dissipato tanto in fretta il proprio patrimonio di consensi. Il concetto fondamentale che gli è sfuggito è il seguente: «La differenza tra la morale e la politica sta nel fatto che per la morale l'uomo è un fine, mentre per la politica è un mezzo. La morale, quindi, non può mai essere politica, e la politica che sia morale cessa di essere politica».
Il Movimento 5 stelle ha imboccato la strada del fallimento perché ha puntato tutto sull'esasperazione dei cittadini soffocati dalla crisi e privi di fiducia nei partiti incapaci non solo di fronteggiare l'emergenza, ma anche di darsi una regolata, di moderare le loro pretese di privilegi e di denaro pubblico da sperperare con sciatteria e dabbenaggine.
Grillo è stato abile nel cavalcare il fattore emotivo, cioè la disistima del popolo per i politici, grossolanamente definiti ladri e inetti, ma ha trascurato di organizzare un piano razionale allo scopo di andare oltre l'invettiva e trasformare la protesta in attività costruttiva. Cosicché egli è riuscito, nello scorso febbraio, a riempire le urne di voti e si è illuso che ciò bastasse per conquistare il Palazzo, sgominando i partiti tradizionali con le armi del moralismo e dell'indignazione.
Grave errore. Insultare i furfanti del governo e del Parlamento, invocare più onestà, minacciare chi abbia avuto responsabilità nella cattiva gestione di Comuni e Regioni paga sempre, lo insegna la storia. Ma l'entusiasmo sollevato dai predicatori dura poco - giusto alcuni mesi - se non è sostenuto da un'azione politica finalizzata a migliorare le condizioni degli elettori, incoraggiandoli a fidarsi dei leader che brandiscono la spada dell'etica.
Grillo, ottenuta la vittoria nelle consultazioni nazionali, ha invece continuato imperterrito a gridare contro tutti, considerandoli farabutti destinati a scomparire dalla scena, e non si è rimboccato le maniche per realizzare qualcosa di utile per il Paese e per dare agli italiani un segnale di vitalità del M5S. Il quale, viceversa, ingessato nella formula del rifiuto di collaborare con qualsiasi forza politica, ha espresso soltanto il peggio di sé: onorevoli e senatori impacciati, praticamente allo sbando, assenza di progetti e di idee. In altri termini il Movimento si è rivelato un contenitore vuoto in cui risuonano le ingiurie del capoccia e niente altro.
I cittadini se ne sono resi conto e adesso, quando parla un grillino, fanno spallucce. Quanto poi alle intemerate del guru pentastellato, che è precipitato nel grottesco attaccando Milena Gabanelli (rea di non avergli baciato la pantofola), Stefano Rodotà (stroncato dopo essere stato elevato agli altari) e addirittura gli elettori (giudicati imbecilli perché si sono stancati di lui), non fanno più impressione. Al massimo alimentano le discussioni fra gli avventori dei bar, ormai giunti alla conclusione che il santone genovese è caduto dal piedistallo e si è schiantato con fragore al suolo.
Il fenomeno Grillo si è
sgonfiato rapidamente come tutti i bluff, che reggono per un po', esaltano gli ingenui, fanno paura a chi ha la coda di paglia, ma alla prova dei fatti vengono smascherati. Beppe ha perso la testa: succede a chi non ce l'ha.
povero cretino... sbava per il tuo amichetto grullo :-))
A che pensa di essere!!!!!! O si è montato la testa come politico nuovo o ha trovato una nuova fonte di enorme guadagno che nn vuole lasciare. Altrimenti dovrebbe nascondersi ma alla svelta
Siamo alla schizofrenia politica.
altro, completo di megafono, riuscirebbe ad essere più rumoroso del comico.
Ma appena si e parlato di soldi hanno cominciato a tirar fuori voce e coraggio.Immaginatevi un CDM composto da Grillini tutti col compitino in mano da leggere diligentemente e forse proporrebbero la legge costituzionale che per la candidatura a capo dello stato occorre avere 50 anni ,,,,,o forse gia c e ma!
Eppure tutti dobbiamo ringraziare Grillo e dico sul serio, se forse un domani avremo (speriamo ) un domani migliore lo dobbiamo a lui.Se i marpioni un po parassiti si stanno decidendo
a ridurre i finanziamenti al partiti,i rimborsi,il numero degli scaldascanni in parlamento una nuova legge elettorale LO DOBBIAMO A LUI!!! altrimenti non lo avrebbero mai fatto e lei che naviga da tempo in queste acque per la professione che fa lo sa benissimo.La paura fa 90 e anche per molti di loro il problema sarebbe andare a lavorare con stipendi e vantaggi cui sono abituati e non sapendo far altro che manipolare gli altri ed i fatti.....Quindi 5 stelle deve restare un movimento forte
altrimenti lo scampato pericolo comprometterebbe tutto.IO,lei e tanti altri come noi diciamocelo abbiamo ormai il futuro in buona parte alle nostre spalle ma i nostri nipotini no e anche se
potessimo lasciar loro una certa sicurezza economica non basterebbe se poi gli lasciamo un paese di mer...io lavoro soprattutto per questo e ho l impudenza di pensare che lo faccia anche Lei