Le città «rifiutano» la Tares

Una forma di resistenza civile contro l'ennesima stangata fiscale parte dalla provincia e non è detto che non arrivi in città. Arona dice no alla Tares, facendo uno sconto non indifferente a famiglie, commercianti ed imprenditori. Alberto Gusmeroli, sindaco leghista della città in provincia di Novara, ha deciso di recuperare la Tarsu, così da evitare gli aumenti legati alla nuova tassa, che oscillano dal 20 fino al 300 per cento. «In un momento difficile come questo - spiega il primo cittadino - era il minimo che si potesse fare, una manovra finanziaria locale che definisco un'economia applicata al sociale». Una mossa contro le mani in tasca dei contribuenti votata all'unanimità anche da Rifreddo, un piccolo paese del cuneese, che ripristina l'aliquota della tassa sullo smaltimento rifiuti dell'anno scorso.

Una lezione per Piero Fassino, sindaco di Torino, sordo alle richieste delle associazioni di categoria, preoccupate per l'effetto negativo indotto dalla Tares, che porterà quest'anno a pagare secondo le stime fino al 600 per cento in più. NaMur

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