
Giorgia Meloni è intervenuta in collegamento con l'evento per celebrare il 25esimo anniversario della fondazione del quotidiano Libero per mano di Vittorio Feltri, che il premier ha definito come "un grande atto di coraggio", "una scelta che ha consentito di rendere più purale il mondo dell'informazione".
Referendum, migranti e cittadinanza
Uno dei temi trattati è stata la cittadinanza, in riferimento al referendum: "Dall'inizio di questa vicenda non ho capito il senso di presentare referendum abrogativi di leggi fatte dalla sinistra e dire che era un test per il governo: invece mi pare che si sia trattato di un referendum sulle opposizioni e il risultato è abbastanza chiaro. Nella maggioranza non cambia niente noi andiamo avanti con il nostro lavoro". E proprio sulla cittadinanza il premier ha sottolineato che è "una sciocchezza: solo chi vive nei salotti eleganti e frequenta club esclusivi poteva pensarlo, e denota anche un certo provincialismo". Questo perché, spiega molti oramai "vivono più di 5 anni in un paese e poi si trasferiscono altrove, non mi sorprende che anche molti di sinistra abbiano bocciato il quesito, molti più di quanti immaginassi". Continuo a pensare, ha aggiunto, "che non serva cambiare la legge, sono molto contenta di essere sulla stessa linea della stragrande maggioranza degli italiani, bisogna avere l'umiltà di tenere conto di quello che pensa la stragrande maggioranza degli italiani".
Proprio sul referendum, Meloni ha spiegato che "abbiamo assistito a commenti abbastanza surreali nel tentativo di mascherare un esito che non sfugge a chiunque sia intellettualmente onesto". Il ragionamento, ha aggiunto, "dal mio punto di vista, è abbastanza semplice: se proponi un referendum ti puoi considerare vincitore se si raggiunge il quorum, se i cittadini hanno espresso in maggioranza sulla posizione che sosteneva, è una vittoria. Altrimenti no". E sulle elucubrazioni numeriche proposte dalla sinistra sul risultato, il premier ha voluto sottolineare che "abbiamo un'opposizione che non solo dichiara vittoria anche senza aver raggiunto il quorum, ma che proclama trionfante che la Meloni è stata sconfitta perché il numero di chi ha votato sì è superiore ai voti che il centrodestra ha raccolto alle politiche, cosa peraltro non vera".
Fisco ed Economia
Ai microfoni dell'evento di Libero, il premier Meloni ha dichiarato che a livello fiscale "la strategia è giusta: bisogna continuare nella stessa direzione, consolidare la tendenza economica positiva che stiamo registrando, rafforzare la domanda interna, proseguire nel percorso di riduzione delle tasse". E sull'economia italiana ha sottolineato che quando questo governo si è insediato "molti erano convinti che non saremmo neanche riusciti a fare una legge di bilancio e che sarebbe stato questo di fatto a portare a una repentina caduta del governo. Credo che alcuni ci abbiano sperato sul serio e quindi mi pare sotto gli occhi di tutti il fatto che abbiamo smentito i pronostici, abbiamo fatto tre leggi di bilancio e le abbiamo fatte serie. Sono state tre leggi di bilancio che hanno rafforzato la nazione, che hanno dato ossigeno alle famiglie e alle imprese".
Trump e Musk
Infine, da parte di Meloni ci sono state anche alcune battute su quanto sta cadendo dall'altra parte dell'Oceano tra Elon Musk e Donald Trump. Del presidente americano, il premier pensa che sia "coraggioso, schietto, determinato, che difende i suoi interessi nazionali. Io mi considero coraggiosa, schietta e determinata e difendo gli interessi nazionali, direi che ci capiamo bene anche quando non siamo d'accordo". Tra nazioni alleate e amiche, prosegue, "credo ci si debba e ci si possa parlare con franchezza, l'ho fatto anche dicendo a Trump, come con qualsiasi altro partner, che l'Italia cerca sempre di perseguire gli interessi comuni ma sia chiaro che la priorità è l'interesse nazionale". Sull'allontanamento di Elon Musk, quindi, il premier sta fuori della polemica e sottolinea che le bastano "le dinamiche interne italiane per commentare quelle degli altri".
Però, ha proseguito, "penso che questo contrasto smonti un po' molte delle ricostruzioni che abbiamo sentito in questi mesi, che parlavano di un sodalizio tra la destra politica e il potere tecno-finanziario. Direi che invece parliamo di persone che possono decidere di avere ottimi rapporti o di averne di pessimi".