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Il club Bilderberg è a Roma per decidere le sorti dell'Ue?

A un anno dalla nomina del Prof a premier, il gruppo Bilderberg si ritrova a Roma. Al centro dei lavori il futuro dell'Ue e, in particolare, quello dei Paesi a rischio default. Ecco chi siederà al vertice

Il club Bilderberg è a Roma per decidere le sorti dell'Ue?

Quantomeno la coincidenza con l'anniversario dell'investitura di Mario Monti a Palazzo Chigi dà nell'occhio. A un anno dall'investitura alla presidenza del Consiglio, il gruppo Bilderberg sbarca nella Città Eterna per fare il punto sul commissariamento dei Paesi euro più a rischio. Tra questi, va da sé, c'è anche l'Italia. Ovviamente della 61° sessione di lavori non c'è traccia alcuna. Il vertice è completamente avvolto da un alone di mistero: neppure sul sito ufficiale della più potente e misteriosa organizzazione mondiale si fa alcun accenno. E nel mistero sarebbe rimasto segli organizzatori non avessero piazzato gli ospiti all'Hotel de Russie, il prestigioso albergo di via del Babuino che, in questi giorni, è letteralmente invaso da troupe televisive e fotografi che seguono il Festival del Cinema.

I gotha del mondo economico mondiale approda a Roma. Troppe le coincidenze per passare inosservato. Nei giorni in cui Monti soffia una candelina insieme ai ministri tecnici che ha chiamato a raccolta per "salvare" l'Italia su consiglio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e a pochi giorni dalla riconferma di Barack Obama alla guida del Paese più potente del mondo, il gruppo Bilderberg si dà appuntamento a Roma. Da sempre, gli incontrivengono organizzati in posti riservati e lontani da occhi indiscreti, due volte l'anno, lontano dalle telecamere. Ai primi di luglio la riunione era stata tenuta a Chantily, un paesino non lontano da Washington. Allora, a detta di molti, si erano ritrovati per decidere sul futuro degli Stati Uniti d'America, oggi al centro dei lavori ci sarebbe invece il futuro dell'Unione europea e, in particolar modo, dei famosi Piigs - i Paesi "spendaccioni" a rischio default. Tra questi c'è, ovviamente, anche l'Italia. A Chantily l'incontro era finito a manganellate con gli indagnados a stelle e strisce che si erano piazzati davanti al Marriot per contestare i grandi della finanza mondiale. A Roma, invece, rischia di finire tra lustrini e paillettes. Attorno all'Hotel de Russie c'è, infatti, un via vai di attrici, starlette, vippame varie. Così, per non farsi notare, i circa ottanta invitati al vertice hanno rganizzato una gita (privatissima e riservatissima) ai Musei Capitolini che, oggi pomeriggio, hanno chiuso i battenti in anticipo per permettere ai grandi della finanza di chiacchierare in santa pace.

Il gruppo Bilderberg è un incontro non ufficiale che raccoglie, solo su invito, le personalità influenti in campo economico, politico e bancario. Pur avendo un ufficio a Leida, nei Paesi Bassi, i partecipanti cambiano di volta in volta riunendosi in hotel o resort di lusso in varie parti del mondo (normalmente nel Vecchio Continente, una volta ogni quattro anni negli States o in Canada). Quest'anno sulla lista dei partecipanti, che solitamente viene resa pubblica attraverso la stampa, c'è un fitto alone di mistero. A svelare qualche nome ci ha pensato Libero. Tra gli italiani c'è un'ampia partecipazione dell'attuale governo: oltre a Monti figurerebbero anche il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, il duo Elsa Fornero e Paola Severino, il titolare dell’Istruzione Francesco Profumo. "Non si sa se Monti ci va - ha commentato Francesco Storace - il premier prenda nettamente le distanze dalle consorterie internazionali". Il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri avrebbe, invece, declinato l’invito. Sarebbero poi presenti Giuliano Amato, indicato nei documenti ufficiali come presidente della Treccani, Emma Bonino, il numero uno delle Ferrovie Mauro Moretti, l'ad di Mediobanca Alberto Nagel, Angelo Cardani dell'Agcom, l'ad di Unicredito Federico Ghizzoni, Enrico Cucchiani di Intesa, Fulvio Conti dell’Enel, la presidente della Rai Anna Maria Tarantola, il neo presidente della Cir Rodolfo De Benedetti e il direttore del telegiornale di La7 Enrico Mentana (che poi ha smentito). Le conferme, ovviamente, non ci sono. I nomi vanno presi con il beneficio del dubbio. L'incontro, però, c'è.

Ed è in corso proprio in queste ore.

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