Colosseo, restauro da dicembre «Sarà visitabile un quarto in più»

RomaPartiranno a dicembre i primi lavori di restauro del Colosseo, finanziati dal gruppo Tod's dei fratelli Della Valle. Il 27 luglio scorso è stata aggiudicata la prima gara, per 6,1 milioni di euro, con un risparmio del 25,8 per cento rispetto alla base di appalto e con una riduzione di 180 giorni dei tempi di lavoro, che dovrebbero durare 915 giorni (e non 1095 come previsto inizialmente) e terminare alla metà del 2015.
Tre le fasi dei lavori, ciascuna realizzata con una diversa gara di appalto. La prima prevede la mappatura dello stato di conservazione, il restauro dei prospetti e la rimozione delle cancellate a protezione del primo ordine di arcate, che saranno sostituite da una nuova recinzione. Le successive fasi prevedono la realizzazione di un centro servizi in un terrapieno che sarà realizzato nella piazza del Colosseo; e infine il restauro degli ambienti interni del monumento, comprese le opere impiantistiche, fase questa ancora allo stato di progettazione. «Alla fine dei lavori - spiega la soprintendente per i Beni archeologici di Roma Mariarosaria Barbera - sarà visitabile il 25 per cento in più del Colosseo». Per tutta la durata dei lavori il Colosseo resterà aperto e visitabile.
«Serviva un intervento forte, aziende come la nostra, che vanno bene e rappresentano l'Italia, hanno l'obbligo sociale di impegnarsi», dice Diego Della Valle, che conferma di non aver chiesto nessun ritorno commerciale: «Abbiamo preteso che fosse un'operazione-Paese, senza ritorni aziendali». Ai fratelli Tod's vanno i ringraziamenti del sindaco di Roma Gianni Alemanno, che annuncia anche che il nuovo Colosseo sarà senza auto a strozzarlo: «Entro il 2015 saremo pronti e puntuali con un nuovo piano del traffico: la rotatoria sarà liberata deviando la circolazione a Colle Oppio».

Sulla novità dell'operazione mette l'accento il ministro per i Beni culturali Lorenzo Ornaghi: «Stiamo cercando di disegnare l'Italia di domani all'insegna della partecipazione tra poteri pubblici e l'area dei privati, vorremmo contribuire al processo di modernizzazione e puntare alla defiscalizzazione di tutto ciò che è mecenatismo».