Conte prepara la piazza anti Nato e inguaia il Pd: così punta alla testa del fronte pacifista

Conte chiama a raccolta le sinistre europee contro il riarmo: propone un contro-summit a L’Aja nei giorni del vertice Nato. Mentre il Pd si spacca, arrivano adesioni da tutta Europa

Conte prepara la piazza anti Nato e inguaia il Pd: così punta alla testa del fronte pacifista
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Mentre il Pd continua a dividersi sul riarmo, Giuseppe Conte incalza con un’altra mossa pacifista. L’obiettivo, secondo i maligni, è stanare i dem di Elly Schlein proprio sui temi su cui soffrono di più al loro interno, ponendosi alla testa di una sorta di «internazionale pacifista», con l’ambizione di prendere sempre più quota nel campo largo. Da qui l’appello ai «partiti progressisti» a ritrovarsi tutti quanti a L’Aja, in Olanda, per dire no al piano di riarmo europeo. Le date da fissare sul calendario sono i prossimi 24 e 25 giugno.

Quando, nella città olandese, si terrà il prossimo summit Nato. Conte punta al «contro-summit», insomma. A soli tre giorni di distanza dalla piazza romana anti-riarmo, cui l’ex premier parteciperà insieme a Nicola Fratoianni e ad Angelo Bonelli, ma senza Schlein. Per il Pd, infatti, previste solo presenze a titolo personale. «Se la proposta di aumentare le spese del comparto della difesa fino al 5% del Pil venisse accolta, i soli Paesi europei aderenti alla Nato spenderebbero oltre 500 miliardi di euro in più all’anno, quasi triplicando la spesa attuale.

Se questo aumento venisse contenuto al 3,5% del Pil, la spesa salirebbe di 270 miliardi», esordisce Conte nella sua lettera aperta. Per l’avvocato di Volturara «siamo di fronte a un bivio storico, a un’urgenza che impone di scegliere da che parte stare». Conte sfodera toni apocalittici e chiama a raccolta le sinistre europee: «Ora l’urgenza è massima, il punto è di non ritorno. Mi rivolgo dunque a tutti i rappresentanti politici europei contrari a questa folle corsa al riarmo, che sono convinti che il momento di agire è ora: riuniamoci a L’Aja anche noi in quei giorni cruciali per dare voce a un’altra idea di Europa».

Un appello, quello di Conte, a cui rispondono più gli esponenti stranieri rispetto a quelli italiani. Se Bonelli e Fratoianni, pur condividendo lo spirito dell’iniziativa, non saranno in Olanda ma solo sabato in piazza a Roma, è dai riformisti del Pd che arriva la bordata più velenosa. Che porta di nuovo la firma della vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno. «Noi stiamo con decisione con l’Europa e con le democrazie liberali, purtroppo Conte sceglie come sempre la parte avversa. Suggerisco una riflessione sul luogo del meeting: Mosca potrebbe essere più appropriata», dice Picierno a La Presse.

«Siamo nel mezzo di un fiume in piena di irresponsabilità e populismo d'accatto. Quando i partiti scimmiottano i centri sociali prendono in giro la politica quanto gli stessi centri sociali», rincara la dose la dem, parlando con l’Agi. Le adesioni, invece, arrivano soprattutto dalla sinistra radicale europea. Il Ps olandese ha messo a disposizione una sala del Parlamento.

Parteciperanno diversi esponenti del gruppo The Left all’Eurocamera e dei Verdi, ma anche un parlamentare dei liberali di Renew. Dalla Grecia ci sarà il partito dell’ex portavoce di Tsipras. Hanno accolto l’invito gli spagnoli di Sumar, al governo col socialista Sanchez, e i tedeschi «rossobruni» del Bsw di Sahra Wagenknecht.

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