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"Conversazioni non segrete". Gratteri sgonfia il caso Delmastro

Interpellato da Formigli, il procuratore di Napoli tende a escludere che le informazioni divulgate da Delmastro sul caso Cospito fossero coperte da segreto. La reazione dell'esponente Fdi

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Mandato a processo nonostante per due volte la procura di Roma avesse chiesto di archiviare l'accusa di rivelazione del segreto d'ufficio mossa nei suoi confronti. Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro dovrà presentarsi davanti ai giudici per chiarire la propria posizione in merito alla vicenda dell'anarchico Alfredo Cospito, sulla quale già si sono addensate polemiche politiche. Nel gran chiacchiericcio degli ultimi giorni, una voce qualificata e super partes ha però di fatto smontato il castello di supposizioni ed elucubrazioni sulla vicenda, dando ragione a Delmastro sul fatto che le informazioni da lui riportate al collega Donzelli non fossero coperte da segreto.

A esprimersi in tal senso è stato nello specifico il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri. Pur non entrando nel merito della vicenda - come giusto che fosse - il noto magistrato antimafia è apparso dubbioso rispetto alla tesi secondo cui sarebbe stato violato un segreto d'ufficio. A invitare Gratteri a esprimersi sulla particolare circostanza era stato ieri sera il giornalista Corrado Formigli. "Quelle conversazioni sono o no coperte da segreto? Perché questo è il punto su cui ruota la questione di Delmastro", aveva domandato il conduttore di Piazzapulita al procuratore, inizialmente incontrando una sua legittima ritrosia a pronunciarsi su un caso non di sua competenza.

Tornando però alla carica sulle rivelazioni di Delmastro, il giornalista ha incalzato: "Queste sarebbero coperte da segreto?". E Gratteri, pur precisando di voler rimanere nel generico, ha risposto: "No". A quel punto, sul viso del conduttore è comparsa una sorta di rassegnazione. "In questo potrebbe avere ragione Delmastro. Su questo, dovrebbe avere ragione la linea di Delmastro...", ha osservato il giornalista. L'emblematico dialogo tra il procuratore di Napoli e Formigli è stato rilanciato sui social proprio dall'esponente di Fratelli d'Italia, che in più occasioni aveva assicurato proprio di non aver comunicato nulla che fosse vincolato alla segretezza.

"Come la mettiamo? Anche Gratteri precisa che le carte non erano segrete. Ci sono cose senza prezzo, tra queste la delusione e l’amarezza che si manifestano sul volto di Formigli. Adesso è chiaro? A lui, con grande amarezza, sì.

Quando la faccia di Formigli vale tutta la partita", ha chiosato Delmastro, che nelle scorse ore si era detto "straordinariamente fiero di non aver tenuto sotto segreto un fatto di gravità inaudita, cioè che terroristi anarchici in combutta con criminali mafiosi tentassero di fare un attacco concentrico al 41 bis".

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