Corruzione, Paola Severino: "Siamo di fronte a un'altra Tangentopoli"

Il Guardasigilli in ansia per la corruzione dilagante, parla di un secondo grande scandalo, paragonabile con le dovute differenze a quello del 1992

Corruzione, Paola Severino: "Siamo di fronte a un'altra Tangentopoli"

"Questa è una seconda Tangentopoli". I toni del ministro della Giustizia, Paola Severino, che a Sky Tg24 parla dello scandalo corruzione che sta interessando molte regioni d'Italia, sono drammatici, ma commisurati alla "quantità di casi che stiamo verificando e che sono sotto i nostri occhi".

Il Guardasigilli conosce bene le differenze che intercorrono tra quanto accaduto nel 1992 e quando sta succedendo ora, vent'anni dopo, parla di "una serie di casi estremamente gravi ed estremamente diffusi di corruzione che si innestano in un quadro di grande debolezza politica e in un quadro anche di grandi bisogni del paese".

La preoccupazione del ministro non si limita agli scandali regionali, ma va più a fondo, ricordando anche lo scioglimento del comune di Reggio Calabria, primo capoluogo di provincia italiana ad essere "conquistato da una famiglia mafiosa", interessato da "una grande pervasività del fenomeno criminale". E parla in ogni caso di "un fenomeno dilagante e dannosissimo per l’economia e per l’immagine del paese".

Conflitto Procura di Palermo - Quirinale

"Sto dalla parte della Costituzione", commenta il ministro sulla vicenda che vede contrapposti il Presidente

della Repubblica e la Procura nell'inchiesta sulla trattativa Stato-Mafia, sottolineando che Napolitano "è immune per gli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, un'immunità completamente diversa dalla monarchia".

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