di Massimiliano Spina
Premetto di essere un amante della vacanza in barca, frequento da molti anni la Sardegna che amo, sostengo e promuovo tra i miei conoscenti, soprattutto il suo nord, la Gallura, l'Asinara, la Costa Smeralda, l'arcipelago de La Maddalena. Sono anche molto nazionalista e poco incline all'esterofilia. Quest'anno però con la mia barca a motore di 15 metri la vacanza l'ho passata per i primi quindici giorni nel sud della Corsica, tra Porto Vecchio e Bonifacio e le sue numerose anse e isolette, prima di spostarmi in Sardegna, dove ora mi trovo.
Purtroppo la differenza è schiacciante. Cominciamo col dire che in Corsica il gasolio costa 1,45 euro al litro, contro l'1,85 della Sardegna: 40 centesimi in più significa 4 euro in più ogni 10 litri. Considerando che imbarco 2000 litri la spesa è di 800 euro ogni pieno!!! Avrò anche la barca, ma mica trovo i soldi per strada... A Porto Vecchio ho pagato 70 euro a notte, a Bonifacio, tra i posti più chic della Corsica, 104. In Italia mi hanno chiesto 187 euro a Porto Ottiolu, (un porticciolo poco frequentato, 50 chilometria sud di Olbia) 208 euro a Marina di Puntaldia, davanti Tavolara, 380 euro a Porto Rotondo: non oso pensare quanto mi avrebbero chiesto a Porto Cervo... Ma dico io, passi per Porto Rotondo e Porto Cervo, che sopravvivono, mezzi vuoti, grazie a russi, arabi e ai sempre più rari ricchi nostrani, ma come può permettersi un Porto Ottiolu semisconosciuto, carino quanto vuoi, a chiedere quasi il triplo di un porto còrso? I risultati sono evidenti: i nostri porti sono semivuoti, gli operatori dell'indotto si lamentano, i cartelli vendesi/affittasi non si contano. Bisogna tenere presente che una barca lascia una scia di denaro proporzionale alla sua dimensione (ormeggio, gasolio, manutenzione, spesa, shopping, ristoranti, escursioni, biglietti aerei, nave), ed è quindi un tesoretto da non lasciarsi sfuggire.
Si lamentano ma non fanno nulla: i prezzi sono gli stessi di due o tre anni fa, quando l'economia ancora correva, neanche un centesimo di sconto. Mia moglie ha bisogno del centro estetico a La Maddalena? Il sabato pomeriggio è chiuso. Lavoreranno tanto d'inverno?... In Corsica c'è il Parco Marino delle Bocche di Bonifacio, zona soggetta a restrizioni di pesca e a divieti di inquinamento assortiti, ma si va dappertutto. Gratis. Qui abbiamo il Parco de La Maddalena a pagamento: o meglio dopo aver pagato l'ormeggio la notte devo ripagare per farmi il bagno di giorno circa 30 euro senza nulla in cambio. I gavitelli per l'ormeggio gratuiti sono pochissimi, quindi o calo la mia ancora («rovinando» il fondale, ma visto che pago posso...) o devo pagare ulteriormente i concessionari che hanno messo le loro boe. Così in un giorno pago tre volte: per la notte, per il Parco e per la boa. Per inciso il megaporto de La Maddalena realizzato in occasione del G8 è deserto. Poveri soldi nostri...
Aggiungiamo poi che il sottoscritto è unità cinofila della Scuola Italiana Cani da Salvataggio, quella del cane di Totti, e volontario della Protezione civile, quindi mai andrei in vacanza senza il mio cane. Le spiagge della Sardegna sono ovunque vietate ai cani, salvo una piccola spiaggia a Caprera, ovviamente a pagamento. In barba alla normativa generale che lascia la possibilità ai comuni di riservare tratti di spiaggia ai nostri piccoli amici. In Corsica TUTTE le spiagge sono aperte ai cani, eppure non troverete un solo escremento sulla sabbia (proprio come sui nostri marciapiedi italiani...). Lasciamo perdere il lato affettivo della cosa: non pretendo che tutti amino i cani, ma guardiamo il business? Aprire le spiagge, o parti di esse, ai cani, richiamerebbe i loro padroni che sono tanti. E invece sapete dove vanno? In Corsica. Addirittura nei bar còrsi quando mi siedo al tavolino mi portano, senza che io l'abbia richiesta, una ciotola con l'acqua. A Budoni, quattro case sperdute lungo la provinciale sarda, sono entrato dal barbiere per tagliarmi i capelli. Dentro non c'era nessuno, ma non mi hanno fatto entrare lo stesso perchè avevo il cane (forse avevano paura che perdesse il pelo?...). Il barbiere ha rinunciato così al guadagno, per poi lamentarsi magari di non avere clienti. Libero di farlo, ma anche io sono libero di portare i miei soldi altrove.
Per concludere e a proposito di sprechi vorrei fare un accenno ai mezzi navali che incontro massicciamente in Sardegna, ma non solo: Guardia Costiera, Finanza, Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Polizia Provinciale e perfino Corpo Forestale, che è come trovare la Capitaneria di Porto a Vipiteno. Tutti costi moltiplicati. In Corsica incontro, e solo quando serve, unicamente i mezzi della Snsm (Società Nazionale di Salvataggio in Mare).
E così sono in partenza. I miei ultimi dieci giorni di vacanza tornerò a passarli in Corsica, spenderò molto meno e il mio cane correrà felice sulla spiaggia. E mi taglierò finalmente i capelli. Con l'amaro in bocca...
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