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Così la Schlein vuole imporre l'agenda 2030 all'Italia

La segretaria del Partito Democratico vorrebbe costringere al governo di sposare le cause degli eco-vandali e della carne sintetica

Così la Schlein vuole imporre l'agenda 2030 all'Italia

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Finalmente Elly Schlein è riuscita a individuare la priorità fondamentale in cima all'agenda del suo Partito Democratico: il clima. Per carità, tema importantissimo, ma sul quale la segretaria del Pd ha deciso di volere dare battaglia a tutti costi, volendo - di fatto - imporre all'Italia l'agenda 2030. "Accanto alle sfida sulle diseguaglianze, ci sono quelle per il clima. Le due cose sono connesse e lo sono perché, guardando all'interno dei nostri confini nazionali, chi sta pagando maggiormente il costo di un'emergenza climatica sono le fasce più fragili, più povere. Loro sono quelli che hanno il doppio della possibilità di vivere in contesti che sono fragili dal punto di vista idrogeologico". Così la Schlein intervenendo alla quinta assemblea nazionale Ancc-Coop 'Creare futuro - Una buona spesa può cambiare il mondò.

Le richieste della Schlein sul clima

L'agenda 2030 è composta da 17 obiettivi interconnessi di sviluppo sostenibile che mirano ad affrontare un'ampia gamma di questioni relative allo sviluppo economico e sociale, inclusi il cambiamento climatico e la tutela dell'ambiente. Un assist, di fatto, alle proteste degli eco-vandali di Ultima Generazione - ai quali la stessa Schlein non ha mai mancato di dare il proprio personale supporto politico, nonché umano - un movimento che ha spinto per l'approvazione o la discussione di alcune misure ideologiche votate in Europa che penalizza diversi settori economici dell'Italia (come ad esempio lo stop alle caldaie a gas nelle abitazioni private che l'Ue vorrebbe imporre dal 2029 e l'altolà alla vendita di veicoli a benzina e diesel dal 2035).

"Anche guardando al di fuori dell'Italia - prosegue Schlein -, chi sta subendo di più la crisi climatica sono quei Paesi che meno hanno contribuito a causarla, è un paradosso, ma è così, e riguarda lo squilibrio del mondo in cui i Paesi in via di sviluppo sono colpiti dalla siccità, ed è lì che serve il rilancio della cooperazione internazionale". "Qualche anno fa, è stata approvata l'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile con 17 obiettivi interconnessi, e abbiamo bisogno di una spinta in questa direzione, che chiedo anche al governo italiano, perché se mancano le risorse mancano le politiche, sarà impossibile essere coerenti con quei grandi obiettivi di contrasto alle diseguaglianze e alla lotta al cambiamento climatico", conclude la segretaria dem.

La difesa della carne sintetica

Anche perché, tra le righe, l'Agenda 2030 promossa dall'Oms prevederebbe anche lo sviluppo della carne sintetica in modo tale "da garantire la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione". E anche sotto questo punto di vista, Ally Schlein non ha mai negato una sua personale preferenza per la carne sintetica, ovvero quella prodotta in laboratorio. La firma di Stefano Bonaccini a sostegno di una proposta legge per fermare i cibi sintetici o "a base cellulare", come è capitato qualche mese fa, dovrebbe suggerire alla leader dei dem quale percorso dovere seguire.

Ma è improbabile che la Schlein riesca a capirlo.

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