Il 16 gennaio 2023 Alfredo Cospito ha detto che il suo sciopero della fame “è il più falso della storia”.
Lo scrive il generale Mauro D’Amico, capo del Gom, il nucleo di polizia penitenziaria, nella relazione al Ministero.
Cospito ha anche raccontato di assumere una grande quantità di integratori e di stare fisicamente molto meglio, tanto da aver notato un grande miglioramento dell’asma cronica che lo affligge.
Il generale D'amico nella relazione al Ministero scrive che Cospito è "carismatico, astuto e opportunista. Tanto che alcuni detenuti al 41-bis in Campania hanno voluto sostenere Cospito nella sua battaglia, comprendendo astutamente che questa potrebbe rappresentare un’occasione per minare il regime differenziato". D'Amico conclude che Cospito "si è preparato fisicamente e mentalmente in maniera eccellente" al suo sciopero della fame.
L'obiettivo di di Cospito era quello d ingrassare, assumendo integratori, oltre ai normali pasti, per raggiungere e mantenere i 120 kg, per poi iniziare lo sciopero della fame e farlo durare più a lungo possibile.
Nel documento si ricostruisce anche l’arrivo dell’anarchico nel carcere di Sassari. E proprio quando Cospito apprende che la sua corrispondenza è sottoposta a controllo, annuncia lo sciopero della fame. E inizia a prendere gli integratori, come risulta dalla nota di servizio sugli acquisti.
Non è la prima volta che Cospito intraprende uno sciopero della fame in carcere. Nono solo quello del 1991, che gli giovò la grazia dal Presidente Cossiga, ma anche molti altri negli anni, che abbiamo potuto ricostruire leggendo le sue lettere. E il motivo era sempre lo stesso: scioperava ogni volta che gli censuravano la posta, impedendogli di dare indicazioni ai terroristi fuori. E ogni volta ripartiva la posta, e lui interrompeva lo sciopero. Finche nel 2022 il Ministro Cartabia accogliendo la richiesta della procura ha deciso di isolarlo al 41 bis per 4 anni.
Da quel momento Cospito ha iniziato a prepararsi per lo sciopero della fame, prendendo peso in maniera da affrontare il digiuno e poterlo portare avanti il più a lungo possibile.
Lo racconta il senatore Lai, che con Serracchiani e Orlando ha fatto parte della delegazione Pd che è andato a trovarlo a Sassari. “Lui ci ha detto molto chiaramente che si era preparato allo sciopero della fame, nei primi mesi di 41bis credo fosse ingrassato per poi sostenersi meglio successivamente – ammette Lai. – Ci disse che avrebbe preso un po’ di miele per avere un po’ di energia, d’accordo col medico del carcere”.
Lai racconta anche “Davanti a me ha sempre detto che l’applicazione del 41bis nel suo caso fosse ingiusta e che fosse ingiusto come metodo di segregazione.
Quando gli abbiamo chiesto se rinuncerebbe allo sciopero della fame in caso di sospensione del 41bis per quanto lo riguardava ci ha risposto in modo naturale di sì, sottolineando però che avrebbe continuato la lotta sotto altre forme“.Conosciamo quali.
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