
Su proposta del ministro dell'Interno, il Consiglio dei ministri ha sciolto i comuni di Aprilia (Lazio), Caserta (Campania), Badolato e Casabona (Calabria) per condizionamenti della criminalità organizzata. Nelle amministrazioni ci sarebbero state infiltrazioni camorristiche ma non si conoscono ancora le motivazioni. Per quelle bisogna attendere le prossime ore, quando verrà resa nota la relazione ufficiale sullo scioglimento.
Ora i Comuni verranno commissariati per i prossimi 18 mesi, facendo di fatto cadere le attuali giunte. Carlo Marino, sindaco di Caserta espressione del Partito democratico, era alla guida del Comune da 9 anni, a metà del suo secondo mandato: per l'amministrazione campana si tratta de primo scioglimento per infiltrazioni della criminalità in tutta la sua storia. "Una macchia indelebile sulla città cagionata dalla peggiore amministrazione della storia casertana, emblema di inefficienza, incapacità ed arroganza", è il commento del coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia, Paolo Santonastaso. "I cittadini casertani sono le vere vittime del malgoverno di questi ultimi anni e di un triste epilogo che Caserta paga a caro prezzo. Una gestione fallimentare legata a logiche di potere e al malaffare", hanno, invece, dichiarato i consiglieri del gruppo Lega Maurizio Del Rosso, Alessio Dello Stritto, Donato Aspromonte, Fabio Schiavo ed Elio Di Caprio.
Per quanto riguarda Aprilia, la decisione era attesa da settimane ed era nell'aria già dallo scorso luglio, quando sono state arrestate una
ventina persone tra le quali anche il sindaco Lanfranco Principi, che è stato comandato ai domiciliari. Già ad agosto ad Aprilia si è insediata la commissione d'accesso, il cui lavoro si è concluso lo scorso 18 febbraio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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