da Milano
Lhotel Executive, a Milano, brilla nel cuore della movida di corso Como: la strada della discoteche glamour e dei locali cool: aggettivi - da queste parti - decisamente trendy. LExecutive, alias «The big building», è un quattro stelle che ospita clienti da business class e da anni fa da buen retiro per molti Vip, nel senso di Very important pilot (piloti Alitalia, ovviamente). Ogni giorno nella hall dellExecutive plana, insieme con i comandanti, una folta squadriglia di hostess e steward.
In tempi di vacche grasse landazzo poteva considerarsi «normale», ma oggi - con la compagnia di bandiera con un piede (anzi, con unala) nella fossa - la situazione è paradossale. Un pernottamento allExecutive costa mediamente tra i 120 e i 150 euro, cifra destinata a raddoppiare se lequipaggio di turno decide di consumare i pasti in albergo. Ma attenzione, i piloti potrebbero spendere molto di più, essendo liberi di scegliere addirittura un super hotel a 5 stelle. Gli accordi sindacali lasciano loro carta bianca: si spiega così il milione e mezzo di euro per conti dalberghi che ogni anno grava sulle casse dellAlitalia.
Ma con lazienda sullorlo del fallimento - si potrebbe pensare ingenuamente - piloti, steward e hostess saranno stati invitati da azienda e sindacati a tirare la cinghia; magari cominciando proprio dalla categoria degli alberghi: un dignitoso tre stelle (possibilmente nella zona di Linate o Malpensa e non per forza in centro città) potrebbe essere una soluzione più che accettabile. Invece no. I dipendenti Alitalia sono innamorati del lusso targato Executive e non lo tradirebbero mai. In questo albergo della catena Atahotel avere come clienti la crème della nostra compagnia di bandiera è diventato uno status symbol: «Se necessitate di qualsiasi informazione sul vostro volo in anteprima, alla reception sono più informati che chiamando l'Alitalia...», testimonia sul web un ex dipendente dellExecutive.
«Anche in questi giorni di polemiche, i dipendenti Alitalia continuano a essere nostri graditi ospiti. Esattamente come è sempre accaduto in passato» conferma il vicedirettore del «big building» di via Don Luigi Sturzo. E, esattamente come in passato, un pulmino privato continua a prelevare piloti, hostess e steward da Linate e Malpensa accompagnandoli allingresso dellExecutive; poi, dopo un pernottamento da nababbi, la stessa navetta li riporta davanti alla scaletta dellaereo per una dura giornata di lavoro.
Le hostess fasciate in eleganti tailleur e i piloti con i loro impeccabili doppiopetti pieni di mostrine dorate, chiacchierano amabilmente sui divani di fronte alla reception: sfogliano i giornali con titoli allarmanti sulle sorti dellAlitalia, ma la cosa sembra non toccarli.
La crisi della compagnia di bandiera
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