Dai Silvio, molla Monti

Dai Silvio, molla Monti

Ho seguito un vecchio monito di mio padre: un buon quotidiano si giudica dal titolo di prima pagina. «Dai Silvio, molla Monti». L’ho visto in edicola e ho comprato il Giornale. Condivido in pieno. Basta con questa politica in mano ai tecnici. Basta con l’asse perdente Parigi-Berlino. Ritorniamo alla vera politica fatta in casa affinché se ne vadano le tasse di un’economia vecchia come il cucco e rientri la politica di chi si fa il mazzo tutti i giorni, alla faccia di professoroni e lecchini dei tedeschi che si fanno i fatti loro con le nostre tasche.
Verona
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Questo governo ha distrutto i contribuenti e, di conseguenza, l’economia del nostro Paese. Ora sta distruggendo i partiti che lo sostengono. Tutto ciò che fa l’esecutivo di Monti diventa letame. Prego che lo costringano a dimettersi prima che faccia altre vittime innocenti. Prenda coscienza del fatto che il governo tecnico è stato un fallimento.
Luciano Cocco
Cagliari
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Concordo pienamente con Feltri: Silvio, molla Monti, subito!! Un professore, come i suoi ministri, solo di incapacità applicata, teorico del ridurre le tasse e praticante folle nell’aumentarle. Bisogna fermare Monti e quella ossessione del fiscal compact, o la recessione di oggi sarà uno scherzo. Via l’Imu dalla casa e la rivalutazione assurda di un reddito che non c’è, via l’Imu dall’agricoltura, perché abbiamo già dato abbastanza all’agricoltura tedesca. Alla peggio l’Ici, almeno si sapeva come pagarla. Poi forse qualcosa tornerà a muoversi. Ma prima occorre spianare la strada abbattendo i Monti.
Francesco Della Cagnoletta
Monza
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Feltri si è dimenticato di suggerire a Berlusconi che dopo aver staccato la spina a Monti deve annunciare di applicare alle sue aziende l’articolo 46 della Costituzione, così da dare un progetto alla propria azione e chissà che non riacquisti il consenso perso. Se a qualcuno venisse in mente di interrogarsi sulla preoccupazione degli industriali del centrodestra, si ricorderà loro che per ora l’articolo 46 verrebbe applicato alle sole grandi aziende. Immagino la faccia dei sindacati e della sinistra.
Vittorio Colavitto
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Suggerisco a Berlusconi di far cadere al più presto il governo Monti per riacquistare i consensi ora andati all’astensionismo e al movimento di Grillo.
Daniela Benini
Milano
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Bellissimo e grandioso l’appello «molla Monti». Esprime compiutamente il sentimento e la rabbia di noi che avevamo riposto fiducia nel Pdl. Se dovessi andare a votare domani sicuramente me ne andrei al mare.
Angela Cocchi
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BolognaCon il titolo del Giornale avete fatto bene a consigliare a Berlusconi di agire. C’è poco tempo, quindi basta con i giri di parole, ci vuole coraggio. Dite a Berlusconi di riformare la vecchia Forza Italia, via Scajola, Pisanu, Gasparri, La Russa. Serve un nuovo movimento che parli ai giovani e conquisti le coscienze di cittadini che non ne possono più di questi parrucconi.
Antonio Licursi
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Voglio ricordare che il senatore Monti è parte integrante della Casta, di cui per un verso o per l’altro è sempre stato un esponente di primo piano, sia come Commissario Europeo (nominato da Berlusconi), sia come esponente di un mondo delle banche e della finanza su cui gravano le maggiori responsabilità dell’attuale crisi. Questo personaggio si sta rivelando per quello che è: una fredda, altezzosa nullità. Prima ce ne liberiamo, prima lo cacciamo, prima torniamo a votare restituendo al popolo il suo diritto costituzionale di eleggere i suoi rappresentanti, meglio sarà per tutti.
Carlo Fedeli
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Le elezioni hanno dimostrato che il popolo del Pdl non può accettare un sistema vessatorio come quello messo in atto da Monti, persona che ci è stata imposta in modo vergognoso senza darci la possibilità di eleggerlo. Purtroppo questo signore si crede Dio e questa situazione la stanno pagando gli italiani. Berlusconi, se non staccherà la spina a Monti non lo voterò più. Siamo stufi di Monti! Spero che il Giornale continui nella campagna contro il governo tecnico e convinca il Pdl a mandarlo a casa.
Maurizio Mastonardo
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Scrivo per esprimere, a un giornalista che stimo, su un giornale che apprezzo, un’opinione rabbiosa su Monti e il suo governare. Lui che preleva dalle nostre tasche ma non fa nulla per togliere alcunché dalle tasche e dai privilegi della casta. Che rende gli italiani un popolo di soli evasori, ma non fa nulla per valorizzare quel che siamo, un popolo di lavoratori, che ha cuore, cervello e braccia. Siamo evasori, può darsi, ma una casta politica che toglie senza dare ci ha fatto diventare così. Si pulisca la coscienza, professore. Lei che è l’esempio vivente di un saggio dire: chi sa fare fa, chi non sa fare, insegna. Me lo ha insegnato mio padre, un uomo che fa. Torni dietro a una cattedra, farà meno danni.
Alessandro Lischetti
Milano
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Vero, il Pdl ha preso una batosta storica. Motivo? L’appoggio dato al governo dei tecnici. E se all’inizio la mossa, richiesta e sponsorizzata da Napolitano, era sembrata una soluzione logica, vista la drammaticità del momento, con il trascorrere dei mesi si è capito che da Monti e compagnia non si sarebbe ottenuto nulla, se non una insostenibile montagna di tasse. Degli indispensabili tagli alla spesa pubblica, nemmeno l’ombra. Gli unici tagli visti sono quelli subiti dal Pdl in questa tornata elettorale. Conclusione: fine immediata della fiducia a Monti. Berlusconi si dia una mossa.
Francesco Fontanino
Bonate Sopra (Bergamo)
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Capisco che può essere una provocazione, ma si parli anche di staccare la spina a Monti. I cittadini sono esasperati dalle tasse imposte in nome di un risanamento che però sino a ora non si vede e dalla mancata iniezione alla ripresa.
Attilio Vescovo
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«Mollare Monti». Credo proprio che questo sia l’avviso che gli elettori di centrodestra abbiano dato ai politici per le prossime elezioni. Berlusconi e Alfano dovrebbero smetterla di assicurare «appoggio al governo Monti sino alla fine della legislatura».
Gino Filippi
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Dai Silvio, molla Monti. Sono perfettamente d’accordo con Vittorio Feltri. Questa volta non ho votato, la prossima volta cambierò partito!
Cesare Braccio
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Nel suo editoriale «Dai Silvio, molla Monti» Feltri, con quella lucidità che lo rende inviso a tutti gli amanti dei fumogeni, ha espresso il sentimento che, penso, coinvolga la maggioranza degli estimatori del Cavaliere. Certo, questo significa chiedere al presidente Berlusconi di sottoporsi all’ultimo, forse il più feroce, colpo di coda dei suoi nemici, ma l’uomo ha mostrato quanto sia dritta la sua schiena in certi frangenti. Sembrerebbe una via non percorribile per una nazione democratica. Domanda: l’Italia è una nazione democratica?
Enrico Serra
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Feltri ha ragione: appoggiare Monti è stata una scelta inevitabile.

Ma a sei mesi dal suo insediamento, ahimè, il nuovo esecutivo non ha dato prova di essere più capace dei suoi predecessori. Dunque, al Pdl e a ogni altra forza politica non resta che porre fine a questa fase di transizione, rivelatasi peggio di quella ordinaria.
Angelo Cennamo
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