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Ddl Valditara, arriva il via libera dalla Camera. Pro Vita & Famiglia esulta: "Giornata storica per la libertà educativa dei genitori"

Il provvedimento è stato approvato con 151 voti a favore, 113 contrari e 1 astenuto. Il ministro dell'Istruzione: "Rimettiamo al centro il ruolo imprescindibile dei genitori"

Ddl Valditara, arriva il via libera dalla Camera. Pro Vita & Famiglia esulta: "Giornata storica per la libertà educativa dei genitori"
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L'iter del ddl Valditara alla Camera dei Deputati si è concluso. Con 151 voti a favore, 113 contrari e 1 astenuto, deputato azzurro Paolo Emilio Russo, il provvedimento che riguarda l'educazione sessuo-affettiva e il consenso informato a scuola è stato approvato in prima lettura. "Oggi mettiamo ordine, riportiamo trasparenza e rimettiamo al centro il ruolo imprescindibile dei genitori. È una scelta di buon senso, che tutela i minori e rafforza la collaborazione scuola–famiglia", ha dichiarato il ministro dell'Istruzione. Il disegno di legge passa ora all'esame del Senato, per l'okay definitivo.

Il testo introduce tre capisaldi: divieto assoluto di attività sulla sessualità nelle scuole dell’infanzia e primarie, obbligo di consenso informato scritto per ogni progetto su sessualità e affettività alle scuole medie e superiori e piena trasparenza su contenuti, materiali, associazioni ed esperti esterni coinvolti. Ogni iniziativa riguardo a queste tematiche dovrà essere comunicata alle famiglie almeno sette giorni prima, con indicazioni precise sulle finalità e le modalità di svolgimento. I genitori, inoltre, dovranno poter visionare preventivamente tutti i materiali. Da parte loro, le scuole avranno l'obbligo di garantire attività alternative nel caso di mancata adesione e verificare la serietà e la competenza degli esperti chiamati in classe. E tutto questo non avrà alcun costo aggiuntivo per la finanza pubblica.

L'approvazione del ddl è stata salutata anche da Pro Vita & Famiglia Onlus: "Pro Vita & Famiglia Onlus esulta per l’approvazione alla Camera dei Deputati del Ddl Valditara, che obbliga le scuole a chiedere il consenso informato preventivo dei genitori per svolgere in classe attività extracurriculari in ambito sessuale, vietandone lo svolgimento alle materne e alle elementari". L'associazione ha anche rivendicato il ruolo che ha giocato per il raggiungimento di questo risultato e nell'aver mantenuta alta l'attenzione pubblica sul tema, con iniziative come la campagna nazionale "Mio Figlio No - Stop Gender nelle Scuole", lanciata a febbraio con una conferenza stampa davanti a Montecitori e che ha raccolto oltre 51mila firme consegnate ai capigruppo della Camera e al presidente Lorenzo Fontana, il dossier "gender nelle scuole" e decine di affissioni nelle principali città italiane.

"È una giornata storica per la libertà educativa delle famiglie e ringraziamo il ministro Giuseppe Valditara per essersi fatto promotore di questo provvedimento in Consiglio dei Ministri. Sono tredici anni che ci battiamo per introdurre nell’ordinamento scolastico il principio del consenso informato su temi intimi e sensibili, uno strumento liberale che aiuterà i genitori a conoscere, individuare e respingere in anticipo progetti inappropriati che promuovono tra i minori il genere fluido, l’aborto, l’utero in affitto e una visione ideologica della sessualità", ha dichiarato Jacopo Coghe, vice presidente e portavoce di Pro Vita & Famiglia, affiancato da una delegazione di Fratelli d'Italia dopo l'approvazione del testo. "Chi oggi grida alla censura sa bene che questa legge non vieta l’educazione, ma l’indottrinamento: chiede soltanto che i genitori siano informati e possano scegliere per i propri figli. Questo è solo il primo passo: il nostro obiettivo è impedire del tutto che attivisti politici travestiti da esperti del nulla entrino nelle scuole per trasformare le classi in sezioni di partito, circoli trans-femministi o sedi Lgbt. Auspichiamo ora che il Senato proceda all’approvazione definitiva del disegno di legge".

Secondo un sondaggio Noto, l'83% degli italiani ritiene doveroso che le scuole informino anticipatamente

e in modo dettagliato i genitori su tutte le iniziative che toccano la sfera sessuale ed educativa dei minori. Un dato, questo, che per i sostenitori del ddl Valditara riflette una domanda ampiamente condivisa dal Paese.

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