"Il decreto Piantedosi va abolito". L’assurda pretesa della ong tedesca sull’Italia

Continuano i tentativi di interferenza delle organizzazioni tedesche nella vita democratica e sovrana dell'Italia

"Il decreto Piantedosi va abolito". L’assurda pretesa della ong tedesca sull’Italia
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Le Ong continuano a voler tentare di sovvertire la legislazione per imporre le proprie leggi. L'atteggiamento delle organizzazioni non governative che si muovono nel Mediterraneo allo scopo di sbarcare gli irregolari in Italia ha assunto toni di forte prepotenza da un anno a questa parte, con la pretesa di intervenire nella discussione politica del nostro Paese e, soprattutto, con quella di voler fare nuove leggi o abrogarle. Si tratta di una tendenza che si registra ormai da tempo e che sembra avere le sue radici nell'arrivo a palazzo Chigi di un governo di centrodestra. Supportate dai partiti di opposizione, infatti, le Ong si stanno dimostrando sempre più intraprendenti a scapito della democrazia, istituto a loro sconosciuto se non quando la politica diventa megafono delle loro ideologie.

Gli ultimi ad alzare la voce sono i tedeschi di Seebrücke International: "Il decreto Piantedosi va finalmente abolito". A che pro, un'organizzazione non governativa, per altro straniera, pretende di poter intervenire sulle iniziative del governo di uno Stato sovrano? Le ragioni per le quali le associazioni di questo tipo si lanciano spesso in simili proposte risiede nell'appoggio che trovano nelle forze di opposizione, su tutte il Partito democratico e l'Alleanza Verdi Sinistra. Tra sit-in, manifestazioni, inviti istituzionali e megafoni pubblici, i partiti di opposizione hanno legittimato le organizzazioni non governative come voce politica del nostro Paese. Ma non solo, perché dopo la sentenza del tribunale di Brindisi, che ha "liberato" una nave Ong dopo che la sinistra era scesa in piazza per ottenere questo risultato, ora per ogni nave che compie una violazione del decreto, da quelle parti si pretende la revoca del fermo amministrativo.

L'ultimo caso è quello della nave Humanity 1, a cui è stato imposto un fermo di 20 giorni nel porto di Crotone dopo lo sbarco di 77 persone, recuperate con 3 interventi. L'accusa, per l'equipaggio della nave della Ong tedesca, è quella di aver messo in pericolo la vita dei migranti con manovre pericolose. "La nostra nave è stata detenuta anche se abbiamo sempre seguito il diritto internazionale. Siamo stati trasparenti e abbiamo fornito tutte le prove.

Ora l'Humanity 1 è detenuta a causa della Legge Piantedosi per un motivo che nessuna delle autorità presenti ha saputo spiegarmi", è la giustificazione del capitano della nave tedesca, che accusa la Guardia costiera libica di aver intralciato le sue operazioni.

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