"Non mi dimetto". Bagarre al Senato, il Pd lascia l'Aula

Difeso a spada tratta da Fratelli d’Italia, il sottosegretario alla Giustizia lancia una frecciatina al Partito democratico: “Dovrebbe essere al fianco della maggioranza e non tentennare sul 41bis”

"Non mi dimetto". Bagarre al Senato, il Pd lascia l'Aula

La violenza degli anarchici prosegue senza sosta, esattamente come le minacce. Violenti in prima linea per il caso Cospito, mentre dal punto di vista politico prosegue il dibattito sulle dichiarazioni di Giovanni Donzelli e sulle azioni del viceministro Andrea Delmastro. L’opposizione è sul piede di guerra, pronta a tutto per cacciare l’esponente di Fratelli d’Italia. Una cosa è certa, il collaboratore di Carlo Nordio non ha alcuna intenzione di fare passi indietro: “Assolutamente non mi dimetto”, le sue parole a Porta a porta.

“È una battaglia politica che il Pd legittimamente fa”, ha aggiunto Delmastro: “Io credo che oggi dovrebbe essere al fianco della maggioranza nel non tentennare sul 41bis e sul 4bis e nell'essere preoccupato per un'ipotetica e possibile saldatura tra le richieste del terrorismo e quelle della mafia”. Secondo l’esponente di FdI, l’opposizione ha sprecato un’occasione per dire “siamo al vostro fianco”. In altre parole, “ha fatto un’altra scelta”.

Delmastro sotto attacco

Delmastro, così come Donzelli, può contare sul pieno sostegno da parte dei vertici di Fratelli d’Italia“rimangono al loro posto”, la conferma del capogruppo alla Camera Tommaso Foti - ma non mancano attacchi al veleno da parte dell’opposizione. Sinistra in primissima fila, perentorio il j’accuse del segretario dem Enrico Letta:"Il vice di Nordio alla giustizia viola il segreto, passa informazioni riservate su cosa dicono i mafiosi che sono sotto 41bis al vicepresidente del Copasir che le usa per infangare l'opposizione. Tre motivi, ognuno sufficiente perché Donzelli e Delmastro lascino".

Debora Serracchiani ha annunciato l’intenzione del Pd di depositare una mozione di censura per chiedere la revoca delle deleghe per Delmastro. La stessa mossa del Movimento 5 Stelle, confermata direttamente da Giuseppe Conte: “Il M5s ha appena presentato una mozione di censura nei confronti del sottosegretario Andrea Delmastro delle Vedove per chiederne la revoca immediata dall'incarico. Il suo comportamento svela una condotta grave e dolosa: non solo ha abusato dei suoi poteri e violato i suoi doveri di ufficio ma, nei fatti, ha anche recato un danno alle attività investigative sulla mafia e sul terrorismo”. Giuseppi ha stigmatizzato l’utilizzo di “informazioni riservate” in maniera strumentale “contro una forza di opposizione”, una vicenda che “crea un gravissimo precedente”.

La bagarre in Aula

E sul caso Cospito è stata bagarre in Aula al Senato durante l'intervento di Alberto Balboni. L'opposizione ha chiesto di censurare gli attacchi del senatore al centrosinistra ma di fronte al fatto che il presidente La Russa ha rivendicato la possibilità di tutti di intervenire si sono alzati per andarsene dall'Aula in protesta. La bagarre è scoppiata dopo che il senatore di Fratelli d'Italia è andato all'attacco dell'opposizione accusando in particolare il Pd di aver "aperto una voragine" alla mafia sul fronte del 41 bis con la visita a Cospito in carcere. Da Enrico Borghi a Graziano Delrio dal Pd in molti si sono alzati e hanno urlato chiedendo al presidente La Russa di censurare Balboni. Delrio ha anche sbattuto un fascicolo che aveva in mano contro il banco ripetendo che i Dem non accettavano questa accusa e che l'intervento andava censurato.

Di fronte alla replica di La Russa che ha evidenziato come altri interventi fossero stati duri e che il suo dovere era comunque di garantire la possibilità di intervento per tutti Pd, Avs e M5s si sono alzati e hanno abbandonato i lavori.

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