Roma - «Mi spiace che nel Pdl ci sia qualcuno che lo voglia chiudere in una teca. Il rapporto con la gente è uno dei suoi punti di forza». Giorgia Meloni non nasconde la sua delusione per il forfait di Silvio Berlusconi alla festa di Atreju. Un sentimento condiviso da tutta la platea dei giovani, un mondo storicamente legato alla figura di un leader amato come pochi altri per la sua capacità di muoversi fuori dagli schemi, di metterci la faccia e di scompaginare le logiche classiche del Palazzo. Tutti tratti che hanno sempre creato un’empatia naturale con la platea della Giovane Italia. Questa volta, però, la scelta ragionata del presidente del partito non viene compresa fino in fondo.
«L’assenza di Berlusconi per la prima volta e per questioni di tattica è un peccato. È stata negata ai ragazzi una straordinaria occasione di confronto» continua la Meloni. «Quel dibattito senza filtri, appassionato, serio ma anche divertente ha rappresentato negli anni una straordinaria occasione per noi e un bagno di futuro per il presidente. Mi dispiace per questi ragazzi che di questi tempi sono un vero miracolo». Naturalmente la delusione dei militanti non è certo esasperata, anzi viene subito trasformata in occasione di scherzo. È il presidente della Giovane Italia, Marco Perissa ad annunciare il forfait. Subito dopo, però, il giovane dirigente annuncia«una sorpresa,abbiamo Berlusconi in collegamento telefonico». In realtà si tratta di uno dei ragazzi del gruppo dei«Goliardi»che si presta a fare l’imitazione del leader. Un modo come un altro per porgli le domande e simulare le risposte che avrebbero voluto ascoltare. E così alla domanda sulla selezione del candidato premier, il finto Berlusconi risponde che convocherà «subito Alfano perché ho deciso di fare le primarie ». Una risposta che fa scattare il coro: «Primarie, primarie!». La domanda successiva è sulle preferenze. «Certo che le voglio, così potrò riposarmi un po’ e mandare a casa tutti quelli che mi assediano per avere un posto nel listino protetto».
Le voci dei ragazzi non si attestano su posizioni troppo diverse da quella della Meloni. «Berlusconi non viene? Peggio per lui, noi volevamo solo avere un confronto e dargli la nostra spinta». Stempera i toni la coordinatrice Annagrazia Calabria. «Berlusconi è sempre stato straordinariamente vicino a noi e alle nostre battaglie generazionali. Comprendiamo l’assenza,consapevoli della delicatezza del contesto politico ».Giovanni Donzelli,ex capo del movimento, gli indirizza un rimprovero affettuoso. «Berlusconi è sempre riuscito a cogliere meglio gli umori dei giovani e questo è sempre stato un appuntamento rigenerante per lui.
Non deve rinunciare alla gioia del contatto con la gente».C’è anche chi prova a inquadrare il forfait nell’ambito del consueto derby tra ex Fi ed ex An ma Ignazio La Russa stronca le illazioni. «Ce l’aveva ipotizzato già otto giorni fa.
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