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Lo dicono i giudici: la P4 non esiste

Il Riesame di Napoli concorda con la Cassazione: non ci fu associazione tra Papa e Bisignani. Crolla il castello di fango della Procura. Ora chi pagherà la gogna mediatica?

Lo dicono i giudici:  la P4 non esiste

Dunque la P4 non esiste. Per noi nessun dubbio: io l’ho sempre detto. Ma adesso a dirlo è il Tribunale di Napoli con una pesante archiviazione di tante ridicole illazioni diventate indagini, arresti, teoremi. Il giudice Angela Paolilli ha stabilito che non esiste associazione a delinquere tra persone che non si conoscono e che non hanno cospirato ad alcunché. Naturalmente magistrati pieni di zelo e pronti a vedere criminali ovunque hanno trasformato pareri diversi su questioni politiche e su scelte di candidati in cospirazioni e accordi segreti con obiettivi criminali. Ed ecco allora Alfonso Papa arrestato. Ed ecco un Parlamento che cede alle richieste di un pubblico ministero che ha metodicamente sbagliato tutte le inchieste spendendo i denari dei cittadini che pagano le tasse e che devono credere, leggendo articoli di giornalisti inginocchiati davanti ai giudici, che si è costituita in associazione segreta per finalità eversive. La denominazione è suggestiva: P4. Dopo aver inventato una P3, si rilancia. Partendo da una P2 che è stata costruita oltre la sua identità come una società massonica deviata con finalità criminali dimenticando che la P2 è stata riconosciuta con una sentenza di Cassazione un’associazione cui non sono riferibili attività criminali. Ma la montatura è durata tanti anni che chiamare piduista qualcuno non è un modo per dire un’appartenenza ma è un insulto, sinonimo di criminale. Io sono stato naturalmente querelato per aver chiamato piduisti alcuni piduisti tra i quali un grande giornalista come Franco Di Bella, padre dell’attuale direttore di Raitre che non ha mai fatto nulla di male e che non è mai stato condannato, in compenso è stato sputtanato come Roberto Ciuni, Alfredo Sensini e altri bravi giornalisti. Piduisti furono anche Maurizio Costanzo, Roberto Gervaso, il generale Carlo Alberto dalla Chiesa, Alighiero Noschese, celeberrimo imitatore. Tutti, e molti altri sputtanati, nessuno colpevole. La sentenza di Cassazione fu inequivocabile.

E allora come si può consentire a un magistrato di inventare la P4 su una P2 inesistente? Eppure è accaduto e qualcuno è stato arrestato e oggi il tribunale ci dice l’evidente verità. Ma perché nessuno l’ha detto prima? Perché si è consentito che il sospetto creasse mostri? E ora qualcuno, oltre a restituire l’onore a chi è stato umiliato farà restituire i soldi (nostri) a chi li ha buttati senza rispetto della verità e con assoluta leggerezza?

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