Cronache

La dieta miracolosa? Il cibo razionato del tempo di guerra

Mettendo a tavola gli alimenti dei primi anni '40 una signora ha perso 45 chili. Alleggerendo pure il bilancio familiare

Qualche tempo - non è uno scherzo - venne fuori perfino la «dieta della puzza». In cosa consisteva? In uno spray nasale all'«aroma di escrementi» da «inalare prima dei pasti»; l'odore era così nauseante da far «passare la fame o, comunque, calare sensibilmente lo stimolo dell'appetito»: i virgolettati non sono frutto di fantasia malata, bensì trascrizione letterale delle «istruzioni d'uso». Ma il DimaSniff - questo il nome del rivoluzionario «presidio farmacologico» - che ti fa vomitare ogni volta che sei tentato di addentare una fetta di torta al cioccolato, non è che la punta dell'iceberg masochista che ci congela il cervello ogni volta che ci mettiamo in testa l'idea malsana di rincorrere l'inafferrabile peso-forma. Il problema è che questo maledetto peso-forma è come la lepre elettrica nella corsa dei cani: lei corre il doppio dei cani, quindi resta incatturabile. Ma noi umani non ci rassegniamo e, ogni volta che smontiamo avviliti dalla bilancia, giuriamo di metterci a stecchetto, anche a costo di montare nel frigorifero un dispositivo di schiaffeggiamento che entra in azione ogni volta che lo apriamo per spiluccare qualche briciola di cibo. Senza contare che, per soffrire le pene dell'inferno, il più delle volte siamo anche disposti a spendere un sacco di soldi in dietologi e prodotti «miracolosi».

C'è, finora, un solo caso al mondo di ex cicciona che è riuscita a dimagrire senza alleggerire pure il portafoglio. Trattasi della signora Carolyn Ekkins, 35 anni, cicciona come sanno essere ciccione solo certe donne inglesi. Colpa, certo, di una cucina pasticciona che - alla faccia della dieta mediterranea - sprizza ketchup da ogni poro. Ma Carolyn, tosta come una Lady di Ferro, un giorno ha deciso che doveva darci un taglio (al grasso in eccesso). Ha così risfornato la dieta del «razionamento», alias la dieta «bellica» (attenendosi scrupolosamente a un vero «libretto di razionamento» risalente al 1941). Un menù da Seconda Guerra Mondiale, quando ai militari sul fronte veniva rifilata la mitica «razione k» e ai civili veniva concessa una busta della spesa con pochi - ma nutrienti - «cibi basici». «Basici» per la linea ma anche per il bilancio familiare: con questo sistema Carolyn ha risparmiato in un anno 3200 sterline. Sarà stato l'effetto psicologico, fatto sta che la bilancia è passata da segnare un 152 chili da XXXL a indicare un più dignitoso 107 chili da XL. Zavorra eliminata in un anno: ben 45 chili. Per quanto riguarda ingredienti e razioni settimanali troverete tutto nel grafico qui sopra. Ritagliatelo e mettetelo nel portafoglio. Se non riuscire a snellirvi, avrete almeno risparmiato qualche euro. Da reinvestire subito nell'acquisto di un flacone di DimaSniff, lo spray puzzolente che fa rima con dimagrente.

Ma, soprattutto, con demente.

Commenti