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Disfatta Bersani: perde anche a Bettola

Puntava a guidare il Paese con percentuali bulgare, invece il segretario del Pd non riesce nemmeno a vincere nel suo paese. È la fotografia di un flop senza precedenti

Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani vota a Piacenza
Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani vota a Piacenza

Chissà come si immaginava la serata dello spoglio elettorale. Sicuramente a festeggiare con i vertici del Partito democratico. Una stretta di mano a Matteo Renzi, un buffetto a Rosi Bindi e, poi, a brindare con i militanti e lo staff. Chissà se aveva già pronto un discorso strappa lacrime da leggere, con verve, agli italiani. Chissà se aveva intenzione di eccedere in bollicine e canticchiare coi suoi la canzoncina che lo ha accompagnato negli ultimi giorni di campagna elettorale. A Pier Luigi Bersani non solo non gli è riuscito di "smacchiare il giaguaro", ma non ha nemmeno conquistato il Senato.

Il simbolo indelebile della sconfitta di Bersani è il flop nella sua Bettola. Nel paesino in provincia di Piacenza, che ha dato i natali al segretario del piddì, ha vinto ancora una volta il centrodestra. Lo scorso 20 gennaio, proprio a Bettola, Bersani aveva festeggiato l’avvio della campagna elettorale. In piazza Cristoforo Colombo i suoi amici avevano appeso un "lenzuolata", un drappo con l’immagine del candidato premier del centrosinistra e la scritta "Bersani presidente". Adesso, però, gli hanno dato il benservito. Al Senato, infatti, la coalizione guidata da Silvio Berlusconi ha 659 voti (41%), mentre il centrosinistra si è fermato a 525 (32,6%). Anche a Bettola il Movimento 5 Stelle ha ottenuto un ottimo incassando il 17,8% delle preferenze. La disfatta firmata da Bersani è stata, poi, confermata alla Camera dove il centrodestra ha stravinto con 700 voti (41,9%) e il centrosinistra si è fermato a 534 preferenze (31,6%). Anche a Montecitorio i grillini hanno fatto un'eccellente performance (18,4%). Va, tuttavia, detto che si è ridotta la distanza rispetto a cinque anni fa, quando il Pdl e il Carroccio avevano raccolto il 55,1% contro il 27,6% incassato dall'asse Pd-Italia dei Valori.

Un flop a trecentosessanta gradi. Se qualcuno avesse pronosticato una disfatta del genere all'indomani delle primarie che lo avevano portato in trionfo sul sindaco rottamatore, Bersani non ci avrebbe affatto creduto.

Eppure il peggiore degli incubi democrat si è avverato: Berlusconi ha fatto il miracolo e ha smacchiato il Pd che non brinda nemmeno a questo giro.

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