Dl salva-casa, le nuove regole: ridotto contributo per lavori in sanatoria

Rimane fuori dal decreto legge la norma “salva-Milano”, che confluirà in un altro provvedimento

Dl salva-casa, le nuove regole: ridotto contributo per lavori in sanatoria
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Dopo l'ok di ieri all'emendamento che rende abitabili i micro-appartamenti sotto i 28 mq e i locali con un’altezza interna inferiore a 2,70 metri, fino al limite minimo di 2,40 metri, oggi è stato dato mandato ai relatori del dl salva-casa di riferire in aula. Secondo quanto appreso, la norma “salva-Milano” non sarà più contenuta nel decreto legge ma confluirà in un altro provvedimento: sarebbero stati ritirati tutti gli emendamenti presentati sul tema dalle forze di maggioranza e respinti gli altri dell'opposizione. La riformulazione last minute del testo, con alcune modifiche tecniche apportate dal Mef, avrebbe rischiato di far slittare l'approdo del decreto casa in Aula, atteso per domani 17 luglio.

Passando alle nuove regole previste dal dl salva-casa, da segnalare la riformulazione della norma sul contributo per i lavori in sanatoria. Il testo inizialmente prevedeva che il rilascio del permesso e la segnalazione certificata di inizio attività in sanatoria fossero subordinati al pagamento, a titolo di oblazione, "di una somma pari al doppio dell'aumento del valore venale dell'immobile conseguente alla realizzazione degli interventi, in misura compresa tra 1.032 euro e 30.984 euro". Ora, invece, la proposta prevede“il pagamento di una somma non inferiore a 1.032 euro e non superiore a 10.328 ove l’intervento sia eseguito in assenza o in difformità dalla segnalazione certificata di inizio attività e in misura non inferiore a 516 euro e non superiore a 5.164, nei casi in cui l’intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione dello stesso, sia al momento della presentazione della domanda”.

Tra gli emendamenti approvati in Commissione Ambiente alla Camera riguarda la gestione degli abusi edilizi nei condomini e la possibilità di procedere con lavori di riqualificazione, sia nelle singole unità immobiliari sia per quanto concerne le parti comuni. Ritoccata anche la normativa relativa alla dimostrazione dello stato legittimo delle unità immobiliari: entrando nel dettaglio, le difformità presenti nelle parti comuni dell’edificio non saranno rilevanti per la dimostrazione dello stato legittimo delle singole unità immobiliari. Prevista inoltre l’estensione dei tempi per la rimozione degli abusi edilizi: da 3 a 8 mesi, con la possibilità di ulteriori proroghe fino a 240 giorni.

Tra le novità più importanti del dl salva-casa riguarda le Vepa, ossia delle vetrate panoramiche. Queste, infatti, non potranno essere utilizzate per chiudere porticati che insistono su spazi pubblici. Per quanto riguarda le tende da sole e le pergole bioclimatiche, invece, non sarà necessario richiedere autorizzazioni. Soddisfazione in casa Lega per l'ok alle mini-abitazioni.

"Una misura che rimette sul mercato numerosi appartamenti andando incontro alle necessità di studenti e lavoratori - specialmente nelle grandi città - oltre a favorire la riduzione del consumo del suolo. Ora il testo passa all'Aula di Montecitorio prima di chiudere il suo percorso al Senato. Avanti tutta!", la nota del viceperemier Matteo Salvini.

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