RomaDroghe libere, via dall'euro, abolizione del sistema bancario privato. Ma anche vendita del pane anche 24 ore dopo sfornato, pannelli fotovoltaici obbligatori sui tetti dei nuovi edifici pubblici e privati, agenti provocatori anticorruzione sguinzagliati sotto copertura per smascherare i funzionari pubblici corrotti. Benvenuti nel think tank on line del MoVimento 5 Stelle, il laboratorio di proposte di legge dei cittadini a metà strada tra Facebook e il remake del film «La legge più pazza del mondo». Tra le proposte del forum ce ne sono di strampalate e inquietanti. E siccome secondo le regole del movimento i parlamentari a Cinque stelle sono obbligati a portare in aula le proposte che raccolgano più voti virtuali, viene voglia di scoprire quali siano quelle con più «mi piace».
Lo ha fatto il sito linkiesta.it, lo abbiamo fatto anche noi. Scoprendo che due dei tre progetti di legge più apprezzati dal popolo del web sarebbero sconvolgenti per il nostro Paese (il terzo è più innocuo e riguarda la tassazione del passaggio di proprietà nella compravendita di automobili). Il primo, che ha ricevuto a ieri 1970 voti, prevede l'uscita immediata dall'Eurozona. «Dobbiamo pretendere e costringere con la forza (se serve!) - scrive Fabio Castellucci, autore della proposta in un profluvio di maiuscole che vi risparmiamo - chiunque ci chieda il voto e lo ottenga, ad applicare un manifesto dettagliato e completo, che ha come punti chiave: 1) uscita immediata dall'euro senza condizioni stracciando tutti i patti. Quindi crollano Maastricht, Lisbona, Mes, Fiscal compact, Erp, Eurogendfor... tanto per cominciare. E tutte le leggi bancarie o finanziarie collegate, dal 1983 in poi!!! 2) ritorno alla Lira emessa dal governo italiano tramite Bankitalia. 3) Bankitalia diventa di proprietà del popolo italiano, una azione per ogni italiano incensurato e maggiorenne, non cedibile, non vendibile, non delegabile». Insomma, euro addio senza nemmeno un referendum.
Il secondo progetto di legge choc, proposto da Marino Mastrangeli e premiato da 1932 voti, per «legalizzare (no liberalizzare), per tassare, e (con i relativi proventi) per disincentivare l'uso, la produzione e la vendita delle droghe anche in Italia» che parte dal presupposto che «il proibizionismo sulle droghe è da sempre assolutamente criminogeno e fallimentare» e dalla consapevolezza che «di fatto già oggi la droga è libera (ma illegale), visto che l'uso personale non è un reato, e che chiunque voglia farne uso oggi, può recarsi in qualunque quartiere malfamato di qualunque città italiana per acquistarla facilmente». Il discutibile progetto prevede di «utilizzare i cospicui proventi della tassazione sulla produzione e la vendita delle droghe, per fare delle intense campagne di persuasione e disincentivazione all'assunzione di droghe». Un'altra proposta (1056 voti) riguarda la regolamentazione in senso più permissivo della coltivazione domestica di cannabis.
Per il resto, nel pensatoio senza freni del grillismo c'è di tutto: 606 voti li ramazza il progetto «di chiedere ai futuri parlamentari del M5S di rinunciare all'immunità parlamentare anche per le intercettazioni, per le perquisizioni, e per l'arresto». Solo 86 consensi raccoglie l'idea di «rimettere il bigliettaio sull'autobus». Più popolare (356 voti) l'idea di abolire il concordato tra Stato e Chiesa, mentre lascia tiepidi il popolo di M5S l'idea di vietare la distribuzione della pubblicità nelle cassette postali (76 voti). Sempre meglio dell'idea di rendere le multe proporzionali al reddito (72 voti) e di conferire il diritto di voto anche alla fascia di età da 0 a 18 anni (3 voti).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.