La scelta premium che caratterizzerà il futuro di Fiat Chrysler Automobiles sembra partire con il piede giusto. Una delle due protagoniste della svolta annunciata da Sergio Marchionne, e cioè Maserati, ha concluso il 2013 in piena accelerazione. Un segnale più che positivo per il polo del lusso italiano. E proprio Maserati, tra ottobre e dicembre, ha avuto margini superiori alla Ferrari: 123 milioni il Tridente, 100 milioni il Cavallino.
Maserati, la cui produzione è suddivisa, in questo momento, tra la sede storica di Modena (dove, tra l'altro, un team di ingegneri è impegnato nella messa a punto del piano di rilancio di Alfa Romeo) e Grugliasco, in Piemonte, nel 2013 ha realizzato ricavi per 1.659 milioni (+120% rispetto al 2012). L'utile della gestione ordinaria è stato di 171 milioni (il 10,3% dei ricavi) con un miglioramento di 114 milioni rispetto al risultato di 57 milioni dell'anno prima. E sempre Maserati, nel 2013, ha consegnato in tutto 15.400 veicoli (+148% sul 2012). Ma è soprattutto nell'ultimo trimestre che l'accelerazione è stata più forte, grazie anche all'avvio delle vendite della berlina Ghibli che si è aggiunta alla Quattroporte. Tra ottobre e dicembre il marchio guidato da Harald Wester ha conseguito ricavi per 776 milioni (il 47% del fatturato dell'intero esercizio), quasi il quadruplo sull'anno prima. Inoltre, il risultato della gestione ordinaria del trimestre è stato positivo per 123 milioni, 110 in più rispetto al quarto trimestre del 2012. La nuova berlina Quattroporte, sul mercato da marzo, ha raggiunto 7.
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