Ecco i supermarket-benzinai per fare il pieno con lo sconto

L'estate sta finendo e gli sconti sulla benzina pure, mentre la verde a due euro al litro è ormai un fatto compiuto. Ma una boccata d'ossigeno per gli automobilisti arriva dai supermercati, che offrono buoni sconto e pompe low cost. Un modo per intercettare i consumatori, alle prese con la mega spesa del rientro, e possibilmente trasformarli in clienti fedeli: o quanto meno invogliarli a riempire maggiormente il carrello, almeno per questa volta. L'occasione del momento è firmata Esselunga-Q8: fino al 12 settembre, presentando la carta fedeltà Fidaty, ogni 50 euro di spesa si riceve alla cassa un buono sconto di 8 euro da spendere presso le stazioni di servizio Q8 aderenti. Condizione necessaria è di effettuare un rifornimento di almeno 40 euro: il buono va utilizzato entro il 29 settembre. Il 9 settembre invece termina l'operazione «Benzine anticrisi» della catena Carrefour: qui l'idea è di risparmiare al tempo stesso sul rifornimento e sulla spesa. Carrefour infatti gestisce in proprio una serie di impianti di carburante- alcuni no logo, altri marchiati Shell, Erg e Tamoil - con prezzi inferiori alla media consigliata dalle compagnie petrolifere. Per il periodo delle vacanze, in più, ogni 20 euro di benzina vengono dati due euro in buoni sconto da spendere in tutti i supermercati della catena, fino al 30 settembre.
Fare il pieno al distributore dell'ipermercato, in realtà, è un vantaggio tutto l'anno: tant'è vero che secondo le rilevazioni di Quotidiano Energia, i prezzi delle pompe marchiate Auchan e Conad sono risultati i più bassi in assoluto anche durante i weekend di supersconti. Un risultato possibile, spiegano le catene distributive, grazie alla filiera di approvvigionamento molto corta e al controllo diretto della gestione. In questi impianti, tutti a self service, gli sconti rispetto ai prezzi praticati dalle grandi compagnie possono arrivare fino a 10 centesimi al litro, che si traduce in un risparmio medio di 5 euro a pieno. Pioniere del settore, Conad, seguito da Auchan, Carrefour e, ultima arrivata, Coop.
Infine, ci sono le cosiddette «pompe bianche»: sono circa duemila distributori indipendenti sparsi sul territorio nazionale. Si tratta di impianti senza marchio, gestiti autonomamente da piccoli imprenditori che riescono a strappare prezzi di rifornimento ridotti grazie all'acquisto sul libero mercato, in quanto non hanno un vincolo con una sola compagnia petrolifera. Il risparmio nell'acquistare su questo «mercato extrarete» si aggira mediamente sui 6 centesimi in meno al litro rispetto ai prezzi medi, che per un pieno di benzina di 50 litri corrispondono a circa tre euro: ma in qualche caso si spuntano anche otto centesimi in meno, con risparmi per gli automobilisti - secondo le associazioni dei consumatori - fino a cento euro l'anno.
La diffusione delle pompe bianche, però, risulta piuttosto limitata: rappresenta infatti solo il 6% dell'intera rete di distribuzione nazionale.

Le regioni con più distributori «no logo» sono il Lazio, la Lombardia, l'Emilia Romagna, le Marche e il Veneto. L'elenco è comunque disponibile on line (www.pompebianche.com): basta inserire la Regione o Provincia che inetressa e compare l'elenco dei distributori no logo con relativo indirizzo.

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