
"Le Figaro Magazine", lo storico e prestigioso settimanale francese, ha dedicato l'intera copertina a Giorgia Meloni: tramite il suo inviato speciale a Roma, Jean-Marc Gonin, nel lungo articolo apparso nelle scorse ore vengono spiegate le ragioni del suo successo della presidente del Consiglio del nostro Paese. Identificata come la "versione italiana della Lady di ferro" il capo del governo nazionale, - prima donna nella storia a guidare l'Italia - durante i suoi trentadue mesi al potere "si è affermata come figura centrale della politica italiana - scrive Gonin -. Il suo indice di popolarità rimane alto e i sondaggi favoriscono il suo partito".
Meloni "è più un metodo che un'ideologia", dichiara Gilles Gressani, intellettuale italiano che dirige la rivista "Le Grand Continent". Nel contesto italiano, determinato da un "sistema politico febbrile e con cicli brevissimi, lei è riuscita a portare stabilità al potere". Gonin ripercorre tutta l'esperienza politica di Giorgia Meloni. Dopo la conclusione dell'ultimo governo presieduto da di Silvio Berlusconi nel 2011, il centrodestra italiano sembrava privo di un leader credibile in grado di guidare il Paese. Fu allora che Giorgia Meloni prese in mano l'iniziativa. Alla fine del 2012, quando aveva trentacinque anni, fondò Fratelli d'Italia. Col suo talento si è rapidamente guadagnata un posto tra i leader politici italiani, riuscendo a portare il suo partito dall'1,9% del 2013 alla vittoria del 2022 con il 26%.
Durante la campagna elettorale, i suoi discorsi intransigenti contro l’immigrazione clandestina, a favore di una politica familiare e ostile a tutte le teorie gender riproposte dalla sinistra, hanno attirato un pubblico sempre più vasto. E oggi la presidente del Consiglio "sta impressionando alleati e avversari, nonostante un sistema politico - quello italiano - soggetto a ripetute crisi, tradimenti e ad accordi sottobanco". Meloni sta governando "la sua nave con mano ferma, dando un senso di stabilità senza precedenti". Del resto i sondaggi lo confermano: Fratelli d'Italia rimane saldamente la prima forza politica del Paese. Jean-Marc Gonin fa notare chem nello scorso fine settimana, la presidente del Consiglio ha ottenuto un'ulteriore vittoria politica sui referendum, in particolare su quello sulla cittadinanza. Il corrispondente francese osserva inoltre che Meloni non ha esitato ad infrangere i tabù criticando le direttive assurde di Bruxelles oltre che l'ingiustificata preponderanza del tandem franco-tedesco.
Le lamentele contro la Francia si sono infatti trasformate in una sorta di refrain: "Accusata di aver ostracizzato l'Italia nei colloqui sull'Ucraina, la Francia è stata oggetto di numerose critiche". Nell'articolo viene anche ricordato lo scontro con l'ex ministro dell'nterno Gérard Darmanin che aveva duramente criticato lìItalia per la sua iniziativa di inviare gli immigrati clandestini in Albania.
Martedì 3 giugno, Emmanuel Macron si è recato a Roma per trovare un compromesso sui i loro punti di vista prima dei vari vertici di giugno, in particolare il G7 in Canada e il vertice Nato. Parigi ha sofferto particolarmente le conseguenze dello scontro con Giorgia Meloni e il vertice di Roma "dovrebbe rappresentare un nuovo inizio nelle relazioni franco-italiane".