Elezioni, Ravenna resta a sinistra: Barattoni vince al primo turno

Non ci dovrebbero essere sorprese dell'ultimo minuto a Ravenna, roccaforte di sinistra dell'Emilia Romagna. Affluenza sotto il 50%

Elezioni, Ravenna resta a sinistra: Barattoni vince al primo turno
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La "lotta" elettorale per la poltrona da primo cittadino a Ravenna è stata piuttosto frammentata. Sono stati numerosi i candidati sindaco nella città rimagnola, che è una storica roccaforte rossa. Il sindaco uscente Michele De Pascale, del Partito democratico, è stato eletto Presidente della Regione Emilia-Romagna e al suo posto il campo largo composto da Pd, Movimento 5 Stelle, Ama Ravenna, Progetto Ravenna e Partito Repubblicano Italiano ha candidato Alessandro Barattoni. Nicola Grandi, invece, è sostenuto da Fratelli d'Italia, Forza Italia e Viva Ravenna mentre Alvaro Ancisi è sostenuto da Lega, Popolo della Famiglia, Lista per Ravenna e Ambiente & Animali. Ci sono poi anche Marisa Iannucci, Maurizio Miserocchi, Giovanni Morgese e Veronica Verlicchi. L'affluenza definitiva si è fermata al 49,54%. Gli exit poll confermano la vittoria della sinistra con Barattoni.

I primi exit poll, infatti, redatti in base alle proiezioni di Consorzio Opinio per la Rai, indicano che Ravenna resta al centrosinistra, senza necessità di passare dal ballottaggio. Barattoni avrebbe vinto al primo turno con una percentuale compresa fra il 57 e il 61%. Nicola Grandi (Fdi e Forza Italia) fra il 21,5 e il 25,5, Alvaro Ancisi della Lega fra il 4 e il 6. Chiara Braga e Francesco Boccia, capigruppo PD alla Camera e al Senato, e Nicola Zingaretti, capo delegazione PD al Parlamento europeo hanno chiamato la vittoria non appena sono iniziati a uscire i primi risultati degli scrutini: "Centrosinistra avanti nelle grandi città e Genova e Ravenna conquistate al primo turno: c'è un paese che vuole cambiare e che sceglie persone credibili, preparate e inclusive. La lezione che viene dalla prima tornata elettorale delle amministrative ci dice che al di là della propaganda e delle parole vuote, la destra non è credibile e la prova del governo non paga.

Cambiare si può, costruire un'altra idea di Paese più giusto, solidale e democratico è possibile. Oggi è un giorno importante per tutte le forze del centrosinistra che hanno scelto l'unità e che credono nell'alternativa".

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