Il conto si è fermato a 111, ma almeno un centinaio di corpi sono ancora sott'acqua, molti incastrati nel relitto del barcone affondato a meno di un miglio dall'Isola. I supersiti, tra cui quaranta minori, risultano 155. Ieri i sub, causa maltempo, non hanno potuto proseguire nell'opera di ricerca e recupero delle vittime. A fornire le cifre ancora parziali è stato lo stesso vicepremier Angelino Alfano, partito da Lampedusa per tornare a Roma e riferire in Parlamento. Un discorso duro il suo. «Purtroppo ciò che la razionalità mi suggerisce è di dire che non vi è alcuna ragione per pensare che la tragedia di Lampedusa sia l'ultima... Ecco perché la rabbia, l'indignazione e il senso di impotenza ci impongono di unirci al grido del Papa, a quel vergogna che credo sia un sentimento collettivo». Quindi la proposta di assegnare un Nobel a Lampedusa. «E speriamo che a questa richiesta si aggiunga l'intera Europa». Già la Ue vero oggetto degli strali di Alfano in pieno accordo con il presidente Napolitano-.
La protezione delle frontiere e l'accoglienza sono i due cardini su cui la Comunità improntare la propria riflessione. A Lussemburgo, a nome del nostro Paese, dirò con forza che il sistema di protezione della frontiera esterna dell'Europa va rafforzato».EMERGENZA Brutto tempo in mare soccorsi bloccati E Alfano striglia la Ue
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.