«Pronto? Bello chiaro, chiaro, chiaro, mo so io, mo voglio la carica di presidente, mo voglio tutto io in mano
». A parlare da Gran Capo è il primario Ortopedico dell'ospedale Cardarelli, Paolo Iannelli (nel tondo), nel corso di una telefonata (intercettata dagli inquirenti il 16 gennaio del 2009) avuta con l'amministratore della Casa di cura «Villa del sole», Marco Von Arx. Iannelli, da ieri rinchiuso in una cella del carcere di Poggioreale, si lamenta con Von Arx (arresti domiciliari) della condotta tenuta dal fratello gemello Gabriele (arresti casalinghi), presidente del Consiglio di amministrazione della clinica per Vip. Spiega il gip in una delle 308 pagine dell'ordinanza, che l'indagato «afferma chiaramente di essere il dominus della Casa del sole, non solo in termini puramente strategico aziendali ma anche sotto il profilo degli assetti proprietari».
Clinica e politica, calcio e denaro hanno attraversato questa Dynasty di potenti ortopedici napoletani. Amicizie politiche forti e importanti. Addirittura, il primo dicembre del 2008, si scomodò il Presidente Napolitano per andare a inaugurare a «Villa del sole» la fondazione onlus intitolata al «barone rosso» (per le sue idee politiche) Eugenio Iannelli, padre dei due gemelli arrestati, Paolo e Gabriele. Scomparso nel 2005, Iannelli senior era amico personale del Capo dello Stato ma anche di altri comunisti come Gerardo Chiaromonte e Giorgio Amendola. Amico e compagno di partito di questi notabili dell'ex Pci: Eugenio Iannelli era stato nel Partito comunista, senatore per due legislature e poi consigliere comunale a Napoli, con Maurizio Valenzi, primo Sindaco rosso nella storia della città. Poi negli anni con Corradoi Ferlaino Presidente era stato medico del Napoli.
La passione per la politica e l'amore per il proletariato, Eugenio Iannelli li aveva ereditati dal papà, Gabriele, senatore con Ferruccio Parri, nonchè fondatore della clinica per Vip. Anche Paolo ha ereditato dai suoi predecessori molti valori importanti, non solo Villa del sole, ma anche il colore delle fede politica, pare, diluitasi nel tempo, passando dall'amicizia con Antonio Bassolino, alla scelta di appoggiare Stefano Caldoro alle regionali di due anni fa e Gianni Lettieri nella corsa a sindaco di Napoli (persa con Luigi De Magistris).
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