Disobbedienza civile

Europee, l'Ue avvisa: "Regole chiare". Ma Forza Italia tira dritto: "Cav candidato"

La Reding frena, il Mattinale conferma: "Il Cav aprirà le liste nelle cinque circoscrizioni. Impedirlo sarebbe un broglio preventivo". Domani la Cassazione decide sull'interdizione

Europee, l'Ue avvisa: "Regole chiare". Ma Forza Italia tira dritto: "Cav candidato"

Silvio Berlusconi si prepara a tornare in campo per le elezioni europee. In attesa della decisione del tribunale di Milano che il 10 aprile sceglierà tra arresti domiciliari e servizi sociali, il Cavaliere continua la sua battaglia contro chi lo vuole escludere dalla politica. A sostenerlo ci sono migliaia di elettori che in queste ore stanno firmando per la campagna de il Giornale.

Eppure anche in Europa c'è chi continua a mettere i bastoni tra le ruote. Come il vicepresidente della Commissione europea Viviane Reding che avverte: "Non entro in questioni di livello nazionale. Ma la normativa europea è molto chiara su questo".

Ma Forza Italia non si arrende. "Berlusconi aprirà le liste di Forza Italia in tutte e cinque le circoscrizioni italiane", scrive il Mattinale, "Volerlo impedire equivale a truccare il risultato elettorale, è un broglio preventivo, una sofisticazione alimentare del pane democratico". "Noi possiamo competere alle elezioni europee nella piena legittimità e faremo tutto quello che ci consente il diritto per far sì che lui sia alla testa di Forza Italia in quelle consultazioni", aggiunge Maurizio Gasparri, intervistato da Radio1, "Sappiamo che dovremo affrontare un contenzioso su questo versante ma noi seguiremo la via del diritto, vedremo come si opporranno a questi nostri interventi, abbiamo anche pendente una serie di ricorsi in sede europea, circa l’iniquità dell’applicazione retroattiva di alcune leggi".

"La verità è che la richiesta di una petizione rivolta a Napolitano affinché sia concessa la grazia a Berlusconi arriva direttamente dalla gente, dai Club Forza Silvio che intendono
promuovere iniziative sul territorio ritenendo la condanna frutto solo di un progetto politico-giudiziario finalizzato alla sua eliminazione dalla scena politica. Di conseguenza, anche l’affidamento ai servizi sociali appare assurdo e stride con il buon senso
", ribadisce la senatrice Manuela Repetti (Fi) a La Repubblica.

Un'iniziativa, quella della richiesta di grazia, lanciata anche dal movimento Diritti civili, guidato da Franco Corbelli, che il 2 settembre ha chiesto al Colle un atto di clemenza nei confronti del Cavaliere. "Vuole essere un contributo alla pacificazione nazionale, da più parti auspicata, alla luce soprattutto della grave crisi che vive il Paese, in particolare le fasce più povere e deboli della popolazione", spiega Corbelli, "Ho ritenuto doveroso promuovere, lo scorso anno, questa iniziativa della domanda di grazia, coerentemente con la mia trentennale storia garantista, libertaria e di impegno civile e umanitario, sempre a difesa degli ultimi. Ho avuto da Berlusconi, quand’era presidente del Consiglio, un aiuto determinante per quella che considero la più importante delle mie mille battaglie civili, di giustizia e di solidarietà condotte in tutti questi anni: quella per salvare i due fratellini Rom non vedenti, Marko e Branko".

Domani, inoltre, la Cassazione dovrà decidere se confermare o meno a Berlusconi i due anni di interdizione, pena accessoria inflitta con la condanna nel processo Mediaset. "Le norme nazionali sono molto chiare", minaccia il vice presidente del Csm Michele Vietti, "Ovviamente per completezza bisogna aspettare la decisione che domani prenderà la Corte di Cassazione con la decisione definitiva in tema di interdizione.

Dopodiché sento che si fa riferimento ad autorità giudiziarie sovranazionali e rispetto a quelle non ho nulla da dire se non attendere se e cosa faranno".

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