"Se resterò leader del Movimento? Ma certo, io sono il grande vecchio del Movimento. Come potrei non esserci?". Ne è certo Beppe Grillo, intervistato da Agorà sulla spiaggia di fronte a casa sua a Marina di Bibbiona. "Prima usavo la mia popolarità per riempire la piazza, e quando parlavano i candidati la gente se ne andava. L’anno dopo ascoltavano anche i candidati. Adesso le piazze sono piene e non ci sono io. È il più grande successo della mia carriera", ha aggiunto il leader del Movimento 5 Stelle.
La sicumera dell'ex comico in vista delle elezioni europee non accenna a calare. "Mi aspetto una marcia trionfale. Prima mi aspettavo di vincere adesso stravinceremo. Basta un candidato più del Pd e abbiamo vinto". In quel caso, gli chiede la giornalista se si aprirebbe una crisi di governo e Grillo risponde: "Certo. Vado io da Napolitano, prepareremo una bella squadra di governo e prenderemo questo paese in macerie. Il 25 maggio è un bivio: o noi o loro. Se il M5S sarà votato come primo gruppo politico alle europee dovranno avvenire due cose, immediatamente. La prima è che Napolitano dovrà dimettersi, non rappresenta più da tempo il sentimento del Paese nè la volontà degli elettori. Potrebbe ritirarsi a Cesano Boscone ed incontrare con tutto comodo una volta alla settimana il noto pregiudicato, quasi meglio di adesso che deve farlo scomodare al Quirinale. La seconda cosa che dovrà avvenire sono le elezioni politiche anticipate. Il Parlamento è incostituzionale e non ha più alcuna legittimità elettorale. La melassa del Potere cercherà in ogni modo di perpetuare sé stessa, lo sappiamo, ma per loro sarà comunque finita. O noi, o loro!".
Sui candidati pentastellati, Grillo ammette di non conoscerli: "Ieri ho conosciuto per la prima volta i 76 candidati per le Europee. Bellissimo. Sono sconosciuti, lo erano a me e lo sono alle Procure. Non sono massoni, gli ho fatto firmare un foglio".
Il programma per l'Europa? "Se vinco le Europee vado in Europa e dico: abbiamo questo fiscal compact firmato da quelli lì, lo strappiamo. L'eurobond, se siamo una comunità lo spalmiamo. Questa gentaglia deve sparire. Questo non è un altro partito, è un'altra idea, noi siamo i terzi finanziatori dell'Europa. Dove vanno questi soldi? Chi ha la possibilità di accedere ai finanziamenti? Io e Casaleggio siamo imprenditori e non sappiamo come fare. Teniamoci questi soldi invece".
Per quanto riguarda i suoi avversari politici: "Renzi e Berlusconi la riforma non la faranno mai.
Con Berlusconi c'è un patto di sopravvivenza. C'è un bamboccio che saltella da un telegiornale all'altro dicendo cazzate. Sta in piedi per le banche, lo spread, le grandi multinazionali. È un figlio di troika".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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