Fango di "Report" contro Alemanno: "Infamie, querelo"

Un servizio vagheggia scandali e appalti sospetti a Roma. Il sindaco s'infuria: "Insinuazioni senza contraddittorio"

Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno
Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno

Prima tegola a orologeria sulla campagna elettorale di Gianni Alemanno. Il sindaco di Roma è stato messo sulla graticola di Report, la trasmissione di Milena Gabanelli in onda la domenica su Raitre in seconda serata. La puntata di domenica 14 aprile aveva un titolo provocatorio e intrigante: Romanzo Capitale. Tra scandali, criminalità organizzata, appalti sospetti e incriminazioni di uomini vicini alla giunta, il dossier di Raitre ha praticamente accelerato il passo della campagna elettorale. Il materiale mostrato non è «nuovo di zecca», a eccezione dell'intervista di un imprenditore (rimasto anonimo nel video) che conferma le accuse degli inquirenti riguardo il «metodo Mancini» (con riferimento all'amministratore delegato di Eur spa, dimessosi dopo l'incriminazione ricevuta per corruzione). Eppure la data scelta per la messa in onda coincide, più o meno, con l'inizio della campagna elettorale per conquistare il Campidoglio (le elezioni si svolgeranno il 26 e 27 maggio), visto che solo la settimana scorsa è finita la stagione delle primarie per decidere quali saranno - a sinistra - gli antagonisti del sindaco. Quest'ultimo già domenica sera attraverso la ribalta di Twitter annunciava una querela nei confronti dei responsabili della trasmissione. Decisione stigmatizzata dai rappresentanti dell'Usigrai (il sindacato dei giornalisti Rai). «Il sistema è sempre il solito: si rifiutano le interviste e poi si querela - commenta Vittorio Di Trapani, segretario dell'Usigrai -. Fermo restando il diritto di chi si sente leso a chiedere eventuali risarcimenti, rispetto a una inchiesta giornalistica la prima difesa è nel rispondere alle domande e fornire la propria versione. Cosa che anche in questo caso Report aveva proposto, e Alemanno ha rifiutato». In verità le cose sono andate diversamente.

E l'ufficio stampa del Campidoglio ha prontamente esibito le mail scambiate con i responsabili di Report per individuare date possibili per l'intervista al sindaco in risposta alle pesanti affermazioni disseminate nel corso della trasmissione. L'unica condizione posta dall'ufficio del sindaco era la possibilità di visionare il materiale registrato per poter rispondere con puntualità. Possibilità, questa, però, rifiutata dai responsabili del programma di Rai3. E fatto ancor più strano è che Repubblica e Corriere della Sera già nell'edizione romana di domenica potevano annunciare la trasmissione anticipandone i contenuti. È possibile, quindi, come già ipotizzato dal Campidoglio, che ciò che ad Alemanno veniva negato era concesso facilmente ai giornalisti. «La puntata di Report - commenta Angelino Alfano, segretario del Pdl - è un classico esempio di disinformazione a orologeria: si decide di attaccare e diffamare il sindaco di Roma e la sua amministrazione in piena campagna elettorale». «Non si tratta della solita macchina del fango - gli fa eco il senatore del Pdl Francesco Aracri - bensì di un vero piano di comunicazione pre campagna elettorale.

Le dichiarazioni fatte in trasmissione dalla Gabanelli, andavano tutte in quella direzione. Per non dire della scelta degli ambigui personaggi intervistati, delle musiche scelte come sottofondo, della mancanza di contraddittorio per il quale Alemanno si era detto disponibile».

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