A una settimana esatta dalla chiamata alle urne che determinerà il nuovo governatore del Veneto, i candidati in consiglio Regionale di Fratelli d'Italia sono stati presi di mira da ignoti che nelle scorse ore hanno vandalizzato diversi manifesti elettorali.
Stando a quanto denunciato dal Coordinamento provinciale di Treviso di FdI, i fatti si sono verificati nella notte tra sabato 15 e domenica 16 novembre nei comuni di Valdobbiadene, Pieve di Soligo e Conegliano: sui cartelloni, strappati e imbrattati dai responsabili, sono comparse anche le scritte "Fan**lo Fasci!" e "Fasci appesi!". I vertici provinciali del partito hanno condannato il gesto, definendolo vile e intimidatorio.
A finire nel mirino sono stati in particolar modo i manifesti raffiguranti i candidati al consiglio Regionale Claudio Borgia, peraltro già vittima nei giorni scorsi di episodi del genere a Castelfranco Veneto, e Alexa Spna, ma anche altri con l'immagine del presidente del consiglio Giorgia Meloni. "Accanto ai danni materiali sono comparse anche scritte offensive con chiari riferimenti al fascismo", spiegano dal coordinamento provinciale, "un gesto che offende non solo i candidati ma l’intera comunità politica e civile trevigiana".
Il Commissario pro tempore del Coordinamento provinciale di Fratelli d'Italia di Treviso ha espresso tutta la propria amarezza: "Oggi torniamo a denunciare il linguaggio di odio tipico di una certa parte politica che non ha argomenti e continua a predicare violenza e incitamento all'odio nei nostri confronti", spiega Emanuele Loperfido."Toni che abbiamo letto e sentito nelle manifestazioni ProPal in cui la sinistra si faceva affiancare da estremisti professionisti dello sfasciare le vetrine e mettere a ferro e fuoco le città, con evidente nonchalance della sinistra parlamentare", aggiunge."Confidiamo che di fronte a questi messaggi vi sia una presa di posizione e condanna", chiede in conclusione l'esponente di FdI, "per garantire una campagna elettorale serena, basata su programmi, valori ed idee. Quantomeno per chi le ha".
Ha espresso il proprio parere anche lo stesso Claudio Borgia, uno degli obiettivi dell'incursione notturna:"Si tratta di un atto grave e intimidatorio, un comportamento che nulla ha a che vedere con il confronto democratico", commenta il vicesindaco di Montebelluna, "chi si nasconde dietro la notte e dietro un pennarello rivela soltanto la propria debolezza. Noi andiamo avanti con la forza delle idee e con il rispetto per gli elettori".
Anche Alexa Spina si è detta amareggiata per il gesto di spregio fatto nei suoi confronti. "È un comportamento vigliacco che colpisce non tanto noi candidati quanto la nostra comunità", dichiara il consigliere comunale di Fratelli d'Italia.
"A Pieve di Soligo il dibattito politico è sempre stato civile e aperto, per questo fatti del genere non devono trovare alcuno spazio. Continueremo comunque la nostra campagna con serenità e correttezza", conclude.