L'università La Sapienza di Roma ancora una volta finisce al centro della polemica per le azioni politiche dei suoi collettivi rossi che guidati da Cambiare Rotta, si sono resi protagonisti di una nuova provocazione contro gli esponenti della maggioranza. Nei prossimi giorni l'organizzazione comunista sta organizzando il "No Meloni Day" previsto per il prossimo venerdì 14 novembre, giorno in cui è stato anche proclamato lo sciopero nazionale degli studenti. Questa mattina un gruppetto di militanti ha fatto una "sfilata" per i viali dell'università romana indossando delle maschere di Giorgia Meloni con il fez fascista in testa e la bocca chiusa con una Xe nella giornata di ieri sono stati esposti dei fantocci sotto alcuni alberi con le sembianze del presidente del Consiglio ma anche di Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, e del ministro Anna Maria Bernini.
"Sono indignato, ma non intimidito", ha dichiarato il senatore azzurro condividendo le immagini. "Odio, intimidazioni e violenza sembrano essere i tratti distintivi di questi movimenti dell’estrema sinistra", ha aggiunto Gasparri, facendo riferimento agli episodi che si stanno susseguendo, ormai da tempo, nelle università e nelle scuole, dove il clima è sempre più rovente. "Vengo indicato come un avversario soltanto perché chiedo che nel nostro Paese si condannino e si mettano al bando razzismo e antisemitismo. Questi atteggiamenti, pur intollerabili, non riusciranno a farmi tacere", ha proseguito il senatore, auspicando anche che "le autorità competenti intervengano con decisione per fermare tali comportamenti". Tuttavia, ha concluso, "noto una certa distrazione da parte della Magistratura di fronte alle campagne d’odio antisemita e alle minacce che ne derivano".
Il premier, il ministro e il senatore hanno ricevuto la solidarietà della maggioranza ma è innegabile che ci sia un clima di tensione che non può essere sostenibile ancora a lungo. L'allerta è massima per il prossimo 14 novembre, quando in piazza potrebbero presentarsi momento di scontro tra manifestanti e forze dell'ordine, da sempre costrette a subire angherie, insulti e violenze mentre svolgono il proprio dovere.
Gli attacchi che provengono dai soliti noti che fomentano le piazze sono in aumento e questa ennesima manifestazione, che si terrà in diverse città d'Italia, potrebbe confermare la tendenza. Nelle università e nelle scuole è stata sospesa la democrazia, solo i collettivi di sinistra possono avere voce e agio di esprimersi, chiunque altro viene tacciato di "fascismo" e insultato, se non altro.