"Una fesseria". La lezione di Mentana all'Albanese dopo le parole a La7

Il direttore Enrico Mentana è tornato sulla vicenda che ha coinvolto la specialista delle relazioni in Medio Oriente

"Una fesseria". La lezione di Mentana all'Albanese dopo le parole a La7
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Continua a tenere banco il dossier Francesca Albanese. Ieri sera, durante un programma politico in onda su La7, la relatrice dell’Onu ha deciso di andare via proprio mentre un altro giornalista stava parlando. L’argomento in questione, ovviamente, era Israele e, in particolare, le parole di Liliana Segre. Un gesto che ha scatenato polemiche e che continua a far discutere perché oggi, durante l’analisi del voto in Calabria, il direttore Enrico Mentana è tornato sulla vicenda che ha coinvolto la specialista delle relazioni in Medio Oriente.

La regia ha riproposto prima il momento dell’uscita dallo studio e poi l’intervento della relatrice Onu contro le tv italiane, colpevoli, secondo il suo ragionamento, di non aver mandato in onda determinate immagini relative agli orrori di Gaza. Da qui la replica secca di Mentana. "Il momento è stato infelice, per quanto riguarda Francesca Albanese, perché si stava citando Liliana Segre. Forse, così come era successo a Reggio Emilia con il sindaco di quella città, c’è stato un difetto di parole e di timing”, esordisce Mentana.

Che poi, però, tocca il vero punto della questione sollevato dalla relatrice: “Però c’è una cosa, io penso che non si possa permettere nessuno quello che è stato detto all’inizio dello spezzone che vi abbiamo fatto vedere della dottoressa Albanese, cioè che nelle tv italiane, per quanto mi compete, non si sono trasmesse delle immagini perché c’è una sorta di super potere che lo impedisce. È una fesseria, ed è offensiva, ovviamente. Involontariamente offensiva? Involontariamente offensiva”. L’invito netto è quello di “non ripeterla in altre occasioni, perché ripeterlo vorrebbe dire andare incontro a una contestazione ben precisa.

Tutti i giornalisti di questa testata, tutti immagino delle altre, non hanno mai nascosto un’immagine, a meno che non fosse di quelle difficili da digerire, da vedere. Tutto quello che potevamo far vedere l’abbiamo fatto vedere, siamo tra le testate che hanno provato a entrare a Gaza, quindi non è questo che si può dire”.

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