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“Ma dove andate?”. Calenda arriva al presidio Marelli ma gli operai se ne vanno

Arriva Calenda ma i lavoratori della Magneti Marelli gli voltano le spalle e se ne vanno, mentre lui tenta una rincorsa inutile

“Ma dove andate?”. Calenda arriva al presidio Marelli ma gli operai se ne vanno

Ascolta ora: ""Finge di fare il manager ma si ridicolizza". L'affondo di Iv su Calenda dopo la figuraccia di Crevalcore"

"Finge di fare il manager ma si ridicolizza". L'affondo di Iv su Calenda dopo la figuraccia di Crevalcore

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Scena imbarazzante alla Magneti Marelli di Crevalcore, dove all'arrivo di Carlo Calenda i lavoratori, da giorni in presidio permanente, se ne sono andati. Il messaggio è chiaro: non vogliono parlare con un politico che di lavoro e lavoratori non sa niente. Ma il segretario di Azione! non sembra averlo recepito e ha tentato un ancor più imbarazzante inseguimento, che non ha avuto successo. I lavoratori hanno completamente ignorato Calenda, riunendosi in assemblea e considerandolo un elemento invisibile. Piccata la reazione dell'ex leader del Terzo Polo, che come i bambini ai quali rubano il pallone se ne è andato via gridando: "Non mi volete parlare".

I lavoratori che ignorano Calenda, che qualche ora prima era stato informato sul fatto che non fosse un ospite gradito in quel presidio, sono lo specchio di una politica fallimentare a sinistra. I radical-chic come lui non vengono considerati interlocutori attendibili e credibili nelle vertenze dei lavoratori, proprio perché non hanno mai fatto un vero giorno di lavoro in vita loro e non sono nemmeno in grado di sporcarsi le mani. Un discorso simile vale per Elly Schlein, che porta la bandiera dei radical-chic e non sa nemmeno come sia fatta una fabbrica ma di contro conosce molto bene il mondo dell'armocromia.

"Di fronte alla sceneggiata di Carlo Calenda alla Magneti Marelli non posso tacere", ha dichiarato Naike Gruppioni, imprenditrice bolognese e deputata di Italia Viva. "Non solo per il mio impegno in politica ma anche e soprattutto perché sono una imprenditrice. So che cosa è il lavoro. Portare solidarietà agli operai, proporre soluzioni è compito anche della politica. Ma partiamo dal merito: proporre una mobilitazione dell’automotive fra l’altro non è una soluzione ma solo populismo", prosegue Gruppioni.

Il deputato di Italia viva contesta anche il metodo adoperato da Calenda, perché, spiega, "andare in mezzo a uomini e donne che stanno perdendo il lavoro alla ricerca di facili consensi è quanto di più lontano ci sia dalla politica. Calenda finge di fare il manager ma si ridicolizza: gli operai lo capiscono bene e si rifiutano giustamente di ascoltarlo". Quindi, Gruppioni conclude: "Se Calenda avesse idea di cosa significa fare impresa conoscerebbe anche chi quelle imprese le tiene in piedi ogni giorno: i lavoratori.

È chiaro che non ne ha la più pallida idea".

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