Fini candida l'amico in Puglia: la rabbia del Fli

RomaBufera in Puglia sulle candidature della lista Monti, e in particolare su quelle di Futuro e Libertà. Tra le spine, rivelate dal Corriere del Mezzogiorno, la nomination come capolista al Senato (dove Fli fa lista unica con le altre più lucenti stelle della galassia Monti) di Mario Totaro, imprenditore del settore tessile, titolare della Mafrat Spa di Putignano, in provincia di Bari. Una società specializzata in abbigliamento per bambini che è licenziataria delle linee baby di numerose griffe italiane: Ferrari, Gas, Laura Biagiotti, Gianfranco Ferrè. E Dandyl'en. Azienda di proprietà dell'attrice Nicoletta Romanoff ed Elisabetta Tulliani. Sì, proprio lei, la bionda compagna di Gianfranco Fini che lo ha già imbarazzato per via della casa di Montecarlo ereditata da An e finita magicamente nella disponibilità del di lei fratello Giancarlo.
La vicenda ha scatenato una faida interna ai futuristi, che accusano Fini e il coordinatore regionale Francesco Divella, imprenditore della pasta, di avere ignorato le istanze dei dirigenti locali, che si sono visti soffiare i primi posti nelle liste da esponenti paracadutati da Roma (tra i quali lo stesso Fini, che potrebbe essere capolista alla Camera). Al Senato, per dire, l'unico finiano eletto dovrebbe essere Alessandro Ruben, il consigliere dell'Unione delle comunità ebraiche italiane per cui il presidente della Camera ha «prenotato» il terzo o quarto posto in lista. In questo clima di smobilitazione, con il Fli che si prepara alla cura dimagrante, la vicenda-Totaro ha gettato sale sulle ferite. Più d'uno ha ipotizzato che Fini, dopo il caso-Montecarlo, avesse di nuovo ceduto alle lusinghe della moglie, facendo un'altra figuraccia.
In realtà Totaro non è socio della compagna di Fini, ma solo licenziatario del suo marchio. «Non sono socia di Totaro. La Mafrat è unicamente licenziataria del marchio Dandyl'en come di altri ben più prestigiosi marchi di abbigliamento per bambini tra cui Ferrari, Biagiotti e Scervino», precisa Elisabetta Tulliani. «È falso che il signor Totaro sia socio dell'avvocato Elisabetta Tulliani - conferma su Facebook Fini, che sceglie bizzarramente di citare la moglie con il titolo accademico - Non ho avuto alcun ruolo nella sua candidatura, proposta da Italia Futura, e lo dimostra che il candidato di Fli nel cappello di lista in Puglia è l'onorevole Ruben». E Totaro: «Essendomi stato richiesto direttamente dalla direzione regionale di Italia Futura in Puglia di candidarmi come capolista al Senato nella lista per Monti ho accettato volentieri l'incarico».

Insomma, Totaro non è raccomandato da Fini e anzi con il suo ruolo di capolista rischia di togliere il posto a Palazzo Madama proprio a un finiano. È così Fli in Puglia rischia di ritrovarsi come il soffione simbolo della Dandyl'en: un po' di vento e non resta più nulla.