
Il Medio Oriente è in cerca di pace, ma il 7 ottobre continua a essere una data divisiva. Invece di ricordare l'eccidio compiuto da Hamas, nel secondo anniversario del pogrom e dopo due anni di guerra, le mobilitazioni dei ProPal non si fermano e si spostano dalle piazze alle università. Le lezioni sono state sospese alla Facoltà di Scienze Politiche, dopo che lunedì sera il collettivo Rebelot ha occupato le aule, protestando contro il blocco della Global Sumud Flotilla e chiedendo risposte sui legami tra l'Università di Milano e Israele. «Via Conservatorio occupata. Contro l'Accademia del genocidio» è il volantino degli attivisti che hanno impedito l'ingresso nella sede a tutti gli studenti, esclusi coloro che erano decisi a partecipare alla protesta.
La Comunità ebraica ha voluto far sentire le proprie ragioni con un flash mob in piazza San Carlo, deciso proprio per commemorare il secondo anniversario della strage del 7 ottobre. Presenti il presidente della Comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi e il direttore del museo della Brigata Ebraica Davide Romano. «Noi - ha spiegato Meghnagi - siamo italiani di religione ebraica che non abbassiamo la testa e non cambiamo le nostre abitudini. Questa è una giornata importante, perché ricordiamo due anni da quel massacro che è stato fatto ai poveri cittadini israeliani, ai poveri villaggi, villaggi che vivevano tranquilli senza dare fastidio a nessuno. E questo è da ricordarsi, dobbiamo ricordarcelo sempre». Meghnagi ha poi ribadito che «esiste un aggressore e un aggredito, quindi noi siamo qui per ricordare questo. Vogliamo la pace, ma siamo contro ogni manifestazione e violenza, contro chi incita all'antisemitismo». Con un richiamo concreto: «Bloccare il gemellaggio Tel Aviv - Milano sarebbe un atto di antisemitismo».
Il dibattito si è svolto anche nel mondo politico, a seguito del contestato gemellaggio con Tel Aviv. Il sindaco Giuseppe Sala, che ha spiegato di non aver avuto il tempo di pensare a nulla da organizzare per questa giornata, ha poi voluto approfondire pensieri e sentimenti sul 7 ottobre. «Noi come città e cittadini, come amministrazione e io stesso abbiamo sempre preso posizioni a sostegno di Gaza e della sua popolazione» le parole di Sala, che ha poi definito eccezionale la giornata in corso: «Oggi però è il 7 ottobre, e il 7 ottobre è una giornata molto particolare, credo che oggi credo non sia il caso di commentare ipotesi diverse, oggi è solo il giorno del ricordo di altre vittime di questo infame conflitto».
Sul tema è intervenuto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, auspicando che si arrivi presto alla pace. Fontana nell'anniversario del 7 ottobre ha rinnovato «vicinanza e cordoglio» ai familiari delle persone uccise e rapite. «Il 7 ottobre - ha osservato - è una di quelle date che, purtroppo, hanno segnato indelebilmente la recente storia internazionale. È stata seminata la morte tra giovani innocenti con una brutale azione terroristica che ha pochi eguali.
A due anni da quel triste, orribile accadimento, desidero rinnovare la vicinanza e il cordoglio ai familiari delle vittime». E ancora: «L'auspicio è che tutto ciò che ha provocato e scatenato quanto stiamo vedendo a Gaza trovi una soluzione pacifica».