Formigoni punta al 2015 Bossi: "Si vota ad aprile"

Il governatore azzera la giunta e non si arrende: "Completerò vent'anni di mandato". Ma il Senatùr frena: "Al voto in contemporanea con le politiche"

"La decisione di azzerare la giunta in Lombardia è buona". Il giorno dopo il terremoto che ha scosso la Regione Lombardia e l'annuncio di Roberto Formigoni che resta al comando, Umberto Bossi fa il punto. "Ieri è andata bene, hanno trovato un accordo positivo", sostiene commentando il vertice tra governatore, Pdl e Lega. Per il Senatùr, però, Formigoni non arriverà al 2015, termine della legislatura, ma si arriverà al voto anticipato: "Penso ci sarà in contemporanea con le elezioni politiche". Domani nella sede della Lega Nord di via Bellerio è stato convocato un consiglio federale straordinario proprio per discutere degli equilibri in Regione Lombardia.

Dal canto suo Formigoni, che non si sente "salvato dalla Lega", ha ribadito la "grandissima cordialità e stima reciproca" che unisce Carroccio e Pdl: "Ho avuto a che fare con Maroni che evidentemente deve interpretare gli umori della base. Alla fine è stata accettata la mia proposta: forte segno di discontinuità, cioè accettando le dimissioni e forte rinnovamento programmatico". Il governatore non ha "mai pensato" di dimettersi e punta al 2015. "Non intendo ricandidarmi completerò vent’anni di mandato, intendo battermi come un leone come ho fatto fino ad adesso per respingere l’immagine di una Lombardia corrotta, salvando le cose straordinariamente positive che abbiamo fatto. Per noi parlano i risultati", assicura promettendo una nuova giunta entro due settimane.

Dal lato giudiziario, intanto, è stato scarcerato Antonio Simone, ex assessore Dc indagato per la vicenda dei fondi neri alla Fondazione Maugeri, dopo che il gip ha rigettato la richiesta dei pm di una proroga di tre mesi per la custodia cautelare.

"È stata un’esperienza positiva ma che non auguro a nessuno», ha detto Simone ai cronisti uscendo dal carcere, "Queste mura dovrebbero essere abbattute per vedere quello che c’è dentro". "È una notizia di cui ho gioito", ha commentato Formigoni ribadendo che durando mesi la carcerazione preventiva diventa "una tortura" e in questo caso "ha superato il record di Mani Pulite".

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